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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Pontedera

Grafici sul piede di guerra: proclamato lo sciopero

Alla protesta aderisce anche la UilCom Toscana che chiede il rinnovo del contratto nazionale a condizioni dignitose

Una giornata di sciopero di otto ore per l'intero turno proclamato dalla UilCom Uil e Slc Cgil per i lavoratori del settore grafico editoriale per chiedere il rinnovo del contratto nazionale, scaduto il 31 dicembre 2015. Quattro anni di contrattazioni andate a vuoto tra sindacati e l'Unione Industriali che hanno portato i lavoratori all'agitazione in programma domani, 25 ottobre, con due presidi, uno a Roma e uno a Milano.

A Milano ci saranno anche Massimiliano Bindocci della Uilcom Toscana e Alessandro Tolomei, della Rsu dell'azienda Palladio di Pontedera.

"Il contratto nazionale, cugino di quello dei cartai, presente in diverse aziende anche della nostra provincia, si pensi alla Palladio a Pontedera, ma anche alla Pacini di Pisa, registra dopo anni di trattativa una serie di proposte datoriali inaccettabili - sottolineano Tolomei e Bindocci - le proposte dell'Unione Industriale per i grafici intendono addirittura ridurre la tredicesima, trasformandone obbligatoriamente una parte in quei buoni welfare, che oggi vanno molto di moda ma che non sono denaro. Non sono dunque appetibili per una parte di lavoratori che magari non ha interesse ad usufruire di determinati servizi come agevolazioni nei trasporti o per i figli".

"Inoltre - proseguono Tolomei e Bindocci - dopo 4 anni dalla scadenza del contratto si propone un aumento di solo 55 euro lordi per il livello B3, un aumento praticamente nullo da avere in tre anni. Anche l’una tantum è di poco più di 200 euro per 60 mesi, vale a dire poco più di 3 euro per mese. Sempre lordi".

"Infine si vuole aumentare l’orario di lavoro notturno da 36 ore a 40 senza riconoscere il pagamento dello straordinario notturno. In aggiunta la soluzione di aumentare l’orario di lavoro in un momento di bassa occupazione è di per sé censurabile - continuano i due sindacalisti - la proposta prevede poi una riduzione di ferie e permessi per oltre 6 ore annue. Insomma si lavora di più e si guadagna poco più di prima".

"Il contratto collettivo nazionale, scaduto ormai il 31 dicembre 2015, è lo strumento basilare per chi lavora nel fondamentale settore e chiede un rinnovo in tempi brevi e a condizioni dignitose per le lavoratrici e i lavoratori del settore - concludono - riteniamo che la risposta debba essere lo sciopero".

(nella foto a sinistra Massimiliano Bindocci della UilCom Toscana, a destra Alessandro Tolomei della Rsu Palladio)

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