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Cronaca Pontedera

Pontedera, agitazione tra i lavoratori della cooperativa in forze alla Revet: due ore di sciopero

Cgil-Cisl-Uil denunciano il comportamento anti-sindacale messo in atto dal consorzio MC Multicons nei confronti dei lavoratori della Cooperativa Valdelsa Logistica, che si occupano della selezione dei rifiuti che arrivano dalla differenziata

Sciopero di due ore con presidio di fronte al Comune di Pontedera domani, 21 febbraio, da parte dei lavoratori della Cooperativa Valdelsa Logistica, affidataria dell'appalto Revet. A denunciare la situazione che si trovano a vivere i lavoratori sono le segreterie provinciali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e la Uil-Uiltec, che espongono i gravi comportamenti messi in atto dal consorzio MC Multicons.

Si tratta di poco meno di 50 addetti, la maggioranza immigrati, che effettuano, presso l'impianto Revet di Viale America, la cernita dei rifiuti che arrivano dalla raccolta differenziata. "E' un lavoro pesante, che si svolge in un ambiente oggettivamente molto disagiato - affermano i sindacati -  al di là della durezza del lavoro ci risulta che, alle condizioni con cui la Revet affida in appalto quest'attività, ci sarebbero i presupposti per garantire l’occupazionale e un salario dignitoso a chi ci lavora. Purtroppo, da quando il consorzio MC Multicons di Montelupo F.no si è aggiudicato l'appalto le cose sono andate diversamente".

Cgil-Cisl-Uil ripercorrono così la vicenda, raccontando che inizialmente l'appalto viene dato in affidamento alla consorziata La Toscana Società Cooperativa di Empoli. Quando questa entra in gravi difficoltà economiche, nella primavera del 2011, ai lavoratori viene fatto capire che, se vogliono conservare il posto di lavoro, devono passare “volontariamente” ad una nuova cooperativa, la Azzurra Empolese, che applica un contratto di lavoro peggiorativo. Ma anche l'Azzurra non dura molto. Nel marzo dello scorso anno, quando diventa chiaro che è destinata alla liquidazione, il sindacato riesce a limitare i danni per i lavoratori con un accordo che gestisce il passaggio alla Valdelsa Logistica, una nuova cooperativa sempre dello stesso consorzio.

"Ed ora ci risiamo: a meno di un anno, il consorzio MC Multicons ha fatto capire che anche questa cooperativa è condannata al fallimento - affermano i sindacati - si ripete il solito schema. Però questa volta c'è una novità, gravissima. Questa volta vogliono liberarsi di quella parte di lavoratori più difficili da piegare e che in questi anni, assieme alle organizzazioni sindacali, hanno lottato per affermare condizioni di lavoro e salari dignitosi e per difendere i posti di lavoro. Così, in vista dell'affondamento della barca, ci viene denunciato da diversi lavoratori che una parte di loro sono stati chiamati in questi giorni negli uffici della MC Multicons e messi di fronte a un bivio: accettare di diventare socio della cooperativa destinata a prendere il posto della Valdelsa nell'appalto Revet (e dare la disdetta al sindacato) oppure restare sulla barca che affonda assieme ai delegati e ai compagni di lavoro che non vogliono cedere all'ennesimo ricatto e che chiedono un corretto percorso sindacale".

Questo è quanto hanno raccontato ai compagni di lavoro, con gli occhi bassi, quelli che alla fine non hanno avuto la forza di opporsi al ricatto e alle pressioni.  "Non è scontato, però, che questo disegno arrivi a compimento, perché i delegati e i lavoratori più coraggiosi, con il pieno appoggio delle organizzazioni sindacali, non intendono né accettare né subire passivamente. Tanto meno il sindacato si lascerà intimorire da lettere che minacciano azioni legali. Per questo chiediamo con forza alle istituzioni, alla politica, alla magistratura, all'ispettorato del lavoro e alla finanza di fare la propria parte" sostengono ancora le tre sigle sindacali.

I sindacati chiedono che venga fatta luce sulla gestione del consorzio, che nel giro di pochi anni ha visto fallire tre cooperative consorziate che avevano in affidamento un appalto sano.

"Chiediamo alla politica e alle istituzioni di prendere posizione e di dire se siano tollerabili questi metodi e questo tipo di 'imprenditoria' sul nostro territorio - concludono - e, infine, vogliamo rivolgere un appello a Revet che ha sempre dimostrato una forte sensibilità sul rispetto delle regole e dei diritti dei lavoratori che operano presso l’appalto. Come sindacati auspichiamo, unitariamente, che nel rispetto dei propri ruoli, si ponga fine ad una situazione che finisce, crediamo, per danneggiare, suo malgrado, la stessa immagine di Revet".

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