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Cronaca Pontedera / Viale Piaggio

Sciopero Piaggio, il sindaco: "Improponibile la richiesta di restituzione del premio"

Giovedì pomeriggio gli operai hanno protestato contro la richiesta dell'azienda. Il primo cittadino si schiera dalla loro parte, considerando davvero troppo la restituzione del premio di produzione in un momento così difficile

Il sindaco di Pontedera Simone Millozzi spezza una lancia a favore dei lavoratori della Piaggio di Pontedera che giovedì pomeriggio hanno scioperato contro la richiesta dell'azienda di restituire parte del premio di produzione del 2012, bloccando anche i binari della stazione ferroviaria.

"Come Amministrazione Comunale comprendiamo lo stato d’animo dei lavoratori costretti, mai come ora, a fare i conti con una crisi drammatica e con gli stipendi dei lavoratori dipendenti ormai fermi da tempo - dichiara il primo cittadino pontederese - proprio per questa ragione, pur senza entrare nel merito della dialettica aziendale e sindacale, ritengo che sia improponibile la richiesta di restituzione da parte dell’azienda. Una impresa ha il fine di svolgere anche una funzione etica e sociale in un territorio e, in una fase come questa, non può attuare una scelta così dura nei confronti dei suoi lavoratori".

"Occorre quindi - prosegue Millozzi - cercare soluzioni che restituiscano la tranquillità ai lavoratori e che rendano più chiari meccanismi premiali. Peraltro questa vicenda è paradigmatica della situazione generale del Paese dove l’erosione degli stipendi e dei redditi medi e bassi sta provocando una prevedibile e ovvia contrazione dei consumi che si ripercuote ancora di più sulla nostra industria manifatturiera, in un vorticoso circolo vizioso che occorre spezzare".

"Invito quindi l’azienda - conclude - a rimuovere questa posizione dal tavolo tenendo conto della situazione reale dei lavoratori, così che si torni a privilegiare un sereno dialogo con il mondo sindacale e operaio".

"La decisione della Piaggio è moralmente sbagliata ed inaccettabile - rincarano la dose dalla Cgil con il segretario provinciale Gianfranco Francese - tale decisione, comunicata unilateralmente alle organizzazioni sindacali, ha immediatamente ed ovviamente innescato una reazione ed una fase di contrapposizione che, soprattutto in un momento di difficoltà come questo, credo non serva né all’azienda né a chi vi lavora. L’azienda riconsideri, perciò, la propria decisione ritirando l’ipotesi del recupero di quanto anticipato, non essendo certo quello della rateizzazione degli importi la soluzione del problema. L’azienda sa bene, infatti, quanto guadagnano mediamente i propri dipendenti e sa altrettanto bene che la restituzione di quelle quote di salario rappresenterebbe un’ulteriore decurtazione di redditi già ridotti all’osso".

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