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Cronaca

Licenziamenti Ericsson: dipendenti in presidio in Piazza dei Miracoli

Protesta la mattina di mercoledì dei lavoratori, insieme ai sindacati ed alle istituzioni cittadine. Chiesto il mantenimento del sito di ricerca e sviluppo e l'intervento del Governo

Sciopero in tutta Italia ed a Pisa in Piazza dei Miracoli dei lavoratori Ericsson, contro il piano aziendale che vede una riduzione della presenza della multinazionale sul territorio nazionale. In particolare in città sono 9 i licenziamenti dal polo con sede presso il Cnr, con poi il trasferimento degli altri 26 dipendenti a Genova.

Presenti alla manifestazione le organizzazioni sindacali, il sindaco Filippeschi, l'assessore Forte ed il Consiglio Comunale. I lavoratori, uniti alle istituzioni, hanno chiesto di evitare la chiusura del sito di Pisa, per il quale la Regione Toscana ha versato ad oggi 10 milioni di euro di investimenti pubblici a partire dal 2010. La Rsu chiede quindi l'intervento del Governo, anche per capire quale futuro è previsto per il settore di Ricerca e Sviluppo di Ericsson in Italia, al fine di garantire lo sbocco professionale che il centro di eccellenza può rappresentare per gli studenti dell'Università.

"Il Consiglio Comunale - ha dichiarato il presidente Ranieri Del Torto - appoggia la lotta dei lavoratori, un impegno che ci eravamo presi durante l'ultima assemblea. Testimoniamo la vicinanza di tutta la città. Chiediamo alla Ericsson di trovare altre soluzioni perché quella degli esuberi e dei trasferimenti forzati non può essere una soluzione accettabile. L'azienda ha avuto tanti finanziamenti pubblici per la sua attività di innovazione, vogliamo proseguire questo rapporto, la sede di Pisa non può essere svalutata e penalizzata, o chiusa. Questa lotta deve andare avanti, chiediamo a Regione e Governo di tenere aperti i tavoli per dare una risposta ai lavoratori".

Testimoniano la loro vicinanza alla questione anche i consiglieri regionali Pd Mazzeo, Nardini e Pieroni: "La seduta del Consiglio regionale odierna ci impedisce di essere fisicamente presenti, ma ai lavoratori di Ericsson vogliamo mandare un messaggio molto chiaro: noi siamo al loro fianco e faremo tutti i passi necessari in tutte le sedi opportune per la difesa dei posti di lavoro".

"Sappiamo che questa è una vertenza complessa - spiegano - perché parte da un piano di riorganizzazione nazionale che coinvolge anche i nostri territori, un piano su cui Ericsson, ad oggi, non sembra disponibile a fare un passo indietro. La Regione Toscana in questi anni ha dato impulso allo sviluppo della Ericsson sostenendo e finanziando alcuni dei suoi progetti. Ricordiamo che la Giunta regionale ha recentemente approvato una delibera per consentire lo scorrimento di un bando regionale in cui rientrerebbe anche il finanziamento di un progetto di ricerca e sviluppo di cui 3,5 milioni sono destinati proprio allo stabilimento della Ericsson. Nel contratto di convenzione, se e quando verrà sottoscritto, è riportato l'obbligo del beneficiario di mantenere i livelli occupazionali e della ricerca per 5 anni dall'erogazione del saldo e su questo aspetto dovranno essere date tutte le garanzie necessarie. Siamo dalla parte dei lavoratori e faremo tutto il possibile affinché questo patrimonio fatto di conoscenza, ricerca e professionalità non vada disperso. Un patrimonio importantissimo per Pisa e per tutta la Toscana".

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