Napoli, gli studenti contestano il ministro Carrozza: "Sarei stata disponibile a parlare"
Durante la prima visita ufficiale del neo ministro dell'Istruzione sono avvenuti scontri tra studenti e Polizia. "Avrei preferito non ascoltare le sirene, ma non mi abbatto e vado avanti" ha detto l'ex rettore del Sant'Anna
Non è iniziata nel migliore dei modi l'attività dell'ex rettore della Scuola Superiore Sant'Anna Maria Chiara Carrozza come nuovo ministro dell'Istruzione. Ieri infatti, durante la prima visita ufficiale a Napoli, si sono accesi scontri tra studenti e poliziotti. Gli studenti sono scesi in piazza contro il Ministro in solidarietà agli occupanti dell'ex Cuem di Milano sgomberati e picchiati dalla polizia. Poco dopo è scoppiata una rissa all'esterno della prefettura di Napoli tra i manifestanti dei Consorzi di bacino e gli studenti universitari. I due gruppi, che stavano manifestando per ragioni diverse davanti al palazzo di Governo in piazza Plebiscito, sono venuti alle mani. E' così intervenuta la Polizia.
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MARIA CHIARA CARROZZA. "Vorrei un dialogo, anche aspro, tra avversari, con discussioni accese e appassionate, ma mai la violenza. Questo no - ha affermato il ministro Carrozza - gli studenti non hanno chiesto un incontro altrimenti sarei stata disponibile a incontrare chiunque voglia parlare e abbia la rappresentanza di una comunità di studenti. Mi è dispiaciuto molto sentire degli scontri di oggi. Mi è stato riferito dopo, non lo sapevo durante la visita. A volte noi siamo dentro a discutere e non ci accorgiamo di quello che accade fuori. So che ci sono stati dei problemi e mi dispiace. Fuori c'è un mondo e dobbiamo imparare ad ascoltarlo, ma si deve volere il dialogo. Altrimenti la protesta è fine a se stessa".
"Avrei preferito che i giornali avessero parlato della scuola di Forcella, dove ho potuto vedere l'enorme impegno di docenti e studenti nel superare le molte difficoltà quotidiane in un contesto difficile - ha proseguito Carrozza - avrei preferito che i fotografi avessero immortalato le persone coinvolte nella ricostruzione della Città della Scienza, che lavorano senza sosta, con il bellissimo slogan 'non sottovalutate le idee'. Avrei preferito che i telegiornali avessero ripreso lo straordinario impegno dello studente del Conservatorio, che alla tenera età di 12 anni ci ha allietato con una magistrale performance al pianoforte, regalandoci nuove emozioni. Avrei preferito non ascoltare le sirene. Ma non mi abbatto e vado avanti - ha concluso - lo faccio per tutte le persone che anche oggi hanno voluto dialogare con me, spiegandomi i loro problemi e affidandomi le loro speranze. Non vorrei deluderli".