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Cronaca Volterra

Volterra, il sindaco diffida il dg dell'Asl: "In caso di nuove offese ricorrerò alla Legge"

Il documento è stato depositato venerdì 11 ottobre tramite il legale dell’amministrazione comunale. Il primo cittadino ritiene irricevibili e gratuitamente offensive le esternazioni del direttore generale Rocco Damone

Diffida per il direttore generale dell’Asl 5 Rocco Damone dall'assumere in futuro atteggiamenti offensivi e diffamatori nei confronti del sindaco di Volterra Marco Buselli, in seguito al vivace botta e risposta tra i due amministratori originatosi sulla questione dell'utilizzo dell'elisoccorso in Alta Val di Cecina.

Il primo cittadino tramite il suo legale ha depositato venerdì 11 ottobre il documento ritenendo "irricevibili e gratuitamente offensive le esternazioni compiute sulla Stampa locale e in alcune note formali".  "Il primo cittadino tra i volterrani  - prosegue la diffida - è convinto non solo di sapere e capire quel che sottoscrive (compresi i patti con la USL di Pisa), ma anche del fatto che la dialettica di chiunque (e di più quella di un amministratore di un ente pubblico) debba sempre essere improntata ai crismi della correttezza e del rispetto, più che mai se rivolta al rappresentante politico amministrativo di un ente territoriale".

Nella diffida compare, poi, anche un riferimento alla paventata istituzione della Casa della salute all’interno del presidio ospedaliero volterrano: "Il Comune mio assistito mi chiede di ribadirle il rilievo che in nessuna occasione è stato espresso un assenso o formalizzato un accordo. In effetti, anche il frequentemente sbandierato ‘patto territoriale' sottoscritto l'11 settembre 2013 non contiene in alcuna sua clausola o previsione una intesa in merito alla conversione del Santa Maria Maddalena in Casa della salute. E se l'istituzione di quest'ultima a Volterra è stata condivisa dal Sindaco, è troppo intelligibile (leggendo il testo del 'patto') che nulla autorizza a pensare che essa possa sostituirsi all'Ospedale. L'ipotesi della conversione del Santa Maria Maddalena non solo non sta scritta nel patto, ma è stata ripetutamente respinta dalla Società della Salute (le cui deliberazioni sono cogenti per la USL); così che le pretese intese sul tema tra l'Azienda che lei dirige e gli enti locali dell'Alta Val di Cecina (in primis, Volterra), in verità, non esistono".

"Tanto detto, il sindaco di Volterra, con il presente atto, formalmente la diffida, mio tramite, a non dare corso alcuno alla conversione dell'Ospedale Santa Maria Maddalena, confermando la sola disponibilità a “dare spazio” alla istituzione della Casa della salute, non in sostituzione della struttura ospedaliera, ma fuori  di  essa  e ad implementazione. Ne discende l'obbligo irrinunciabile del sindaco di Volterra - conclude il documento - di diffidarla, mio tramite, dall'assumere in futuro atteggiamenti offensivi e diffamatori nei suoi confronti, risultando altrimenti inevitabile il ricorso alla Legge".

 

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