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Cronaca Santa Croce sull'Arno / Via del Melaccio

Santa Croce sull'Arno: scoppio in un impianto chimico

Nella mattinata di giovedì si è verificata un'esplosione all'interno di un impianto chimico della ditta Cromochim. Non ci sono vittime, ne' feriti. E' stato creato un cordone di sicurezza per i soccorsi e la valutazione dei danni

Stamattina la squadra dei Vigili del Fuoco di Castelfranco di Sotto ed il nucleo NBCR del comando di Pisa sono intervenuti a Santa Croce sull'Arno per lo scoppio avvenuto in un impianto chimico dell'azienda industriale Cromochim, in via Melaccio. L'azienda si occupa della produzione di sostanze utilizzate per la concia delle pelli.

Secondo quanto riferito dal proprietario della Cromochim e dai Vigili del Fuoco, l’incidente potrebbe essere dovuto ad un’interruzione momentanea di energia elettrica che, provocando il blocco dell’agitatore del reattore, avrebbe impedito il normale decorso della reazione, determinando un sovrappressione interna al reattore con conseguente fuoriuscita violenta, a causa del cedimento di una tubazione, del contenuto a base di soluzione acida di bicromato di sodio e melassa. Si è formata così una nube che ha interessato un'area di 200-300 metri.
La zona è stata evacuata in via precauzionale ma non vi sono conseguenze per la popolazione. Interessate alcune auto parcheggiate nelle vicinanze e, a tal proposito, i proprietari non devono recarsi ai lavaggi ma rivolgersi ai Vigili del Fuoco per la pulizia delle vetture senza effetti collaterali.
L'esplosione non ha causato vittime ne' feriti.

Per favorire i soccorsi è stata realizzata una cintura di protezione da parte delle squadre impegnate. Le modalità di intervento erano previste nel Piano di emergenza esterno della Cromochim che è una ditta classificata a rischio di incidente rilevante e come tale è tenuta a mettere in atto tutti i possibili accorgimenti per prevenire i possibili incidenti e ad adottare specifici piani per ridurne gli effetti.

AGGIORNAMENTO ORE 16.30. La situazione sta tornando alla normalità. In corso le operazioni di bonifica della zona da parte di una ditta specializzata.
Sono in atto da parte di Arpat e Asl i controlli per verificare l’effettiva entità del danno, in particolare l’estensione della ricaduta delle sostanze e l’eventuale contaminazione di terreni e fossati limitrofi.
Sono stati allertati anche i gestori dell’acquedotto e delle fognature per i controlli necessari, anche se sembra scongiurato il rischio di contaminazione.

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