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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Normale al Sud, la Scuola Sant'Anna: "No a succursali fuori da Pisa"

Prosegue la discussione dopo l'annuncio dell'apertura di una sede a Napoli della Scuola Normale Superiore

Continuano a susseguirsi le prese di posizione, in città, dopo l'annuncio della nascita di un distaccamento meridionale della Scuola Normale Superiore di Pisa. Da un lato Comune e Sant'Anna, che si dichiarano contrarie all'ipotesi. Dall'altro la Scuola Normale che attraverso il suo direttore rivendica la bontà del progetto.

La posizione del Comune

Il primo a prendere parola sulla vicenda era stato il sindaco di Pisa, Michele Conti. "Ho appreso con stupore - aveva detto il primo cittadino - che la commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha approvato nottetempo un emendamento che di fatto snatura la Scuola Normale Superiore: la maggioranza di governo ci ripensi". Una posizione ribadita nelle ultime ore anche dal presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Gennai, che aveva invitato a utilizzare "i finanziamenti stanziati per l’istruzione di una Scuola Normale Meridionale per lo studio e la ricerca presso la nostra Scuola Normale qui di Pisa".

La Scuola Normale rivendica il progetto

Dal canto suo la scuola d'eccellenza rivendica invece la bontà del progetto, sottolineando come questo fosse parte del programma che ha permesso a Vincenzo Barone, nel 2016, di essere eletto direttore della Normale. L'intervento di Conti è stato considerato da Barone come una sorta di 'invasione di campo'. "Se il sindaco non è d'accordo si faccia eleggere alla guida della Normale", questo più o meno il concetto espresso da Barone. Il direttore della Scuola Normale ha anche sottolineato come i fondi per la succursale partenopea della Normale siano vincolati per investimenti nel sud Italia e non potrebbero quindi in alcun modo essere destinati a Pisa.

Scuola Sant'Anna: "No a succursali fuori da Pisa"

A prendere posizione anche la Scuola Sant'Anna che ribadisce la sua volontà a non aprire succursali fuori dal territorio. "La Scuola - si legge in una nota - ha puntato con convinzione e determinazione sulla Federazione tra Scuole di eccellenza, insieme prima alla Scuola Iuss di Pavia e, successivamente, alla stessa Scuola Normale Superiore di Pisa, mirando in tal modo a migliorare ulteriormente la propria reputazione scientifica e la qualità della formazione, sia sul piano nazionale sia su quello internazionale. Sappiamo bene, infatti, che la qualità nella formazione e nella ricerca scientifica avanzata non si conquista in pochi anni, e che per fermare la fuga dei talenti dal nostro Paese occorra offrire oggi, non domani, alternative prestigiose e quindi credibili in Italia". 

"La Scuola Normale Superiore - continua la nota - esiste ed eccelle a Pisa e nel mondo da 208 anni. Oggi Pisa, con la sua Università, la Scuola Normale e la Scuola Sant'Anna ha tutte le carte in regola per rappresentare un  punto di riferimento e di opportunità per i giovani di talento di tutta Italia e anche nel mondo. La nostra linea è dunque di potenziare e ulteriormente migliorare ciò che palesemente funziona: non è nostra intenzione aprire succursali al di fuori di Pisa e del suo territorio circostante. Noi su questa strada siamo impegnati e la scelta della federazione tra Scuole Universitarie va decisamente in questa direzione".

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