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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Putignano / Via Ettore Socci

Suona la prima campanella: alla 'Don Milani' si va a scuola...senza zaino

Parte alla scuola primaria di Sant'Ermete la sperimentazione di un nuovo modo di fare didattica pensato per sviluppare l'autonomia e la responsabilità dei ragazzi. Una 'scuola di comunità' senza cattedre e banchi, che piace ad alunni e genitori

Un nuovo modello didattico che nei fatti si traduce in una "scuola di comunità", con molti spazi comuni e ampia libertà di movimento. La cattedra sparisce, i banchi sono sostituiti da grandi tavoli quadrati, il materiale didattico resta in classe ed è condiviso tra tutti gli alunni. Le attività didattiche, che seguono i normali programmi ministeriali, sono pensate per sviluppare l’autonomia e la responsabilità dei ragazzi, sostituendo alla competizione per il voto la collaborazione tra i compagni.

Con l'inizio dell'anno scolastico ha preso il via questa mattina, alla scuola primaria 'Don Milani' di Pisa, il progetto 'A scuola senza zaino'. "Si tratta - afferma il provveditore Luigi Sebastiani - di un modo innovativo di fare didattica che approda per la prima volta a Pisa ma che è già stato sperimentato in provincia, in alcune realtà della Valdera, con grandissimi risultati".

Una piccola rivoluzione che potrebbe presto diventare "di massa" e che viene testata proprio alla 'Don Milani' "nella scuola - dicono il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, e l'assessore comunale alla Pubblica Istruzione, Marilù Chiofalo - che in città è sempre stata il simbolo dell'innovazione". Presente all'inaugurazione dell'anno scolastico anche l'assessore regionale all'Istruzione, Cristina Grieco. "Diffondere nuovi modelli di fare didattica - ha detto la Grieco - è per noi una priorità ed è uno dei 25 punti inseriti nel programma di mandato del presidente Rossi".

L'ORGANIZZAZIONE DELLE AULE. Le aule e i vari ambienti sono stati riorganizzati e dotati di mobilio funzionale. Per capire meglio di che cosa si tratta abbiamo fatto un giro all'interno della scuola. A farci da Cicerone in questa visita due bambine dell'istituto "perchè anche questo - spiega Luca Randazzo, insegnante e coordinatore didattico del progetto 'A scuola senza zaino' - significa responsabilizzare i nostri bimbi".

La prima cosa che salta immediatamente agli occhi è l'assenza della cattedra. "Abbiamo però un piccolo spazio dedicato agli insegnanti - ci spiegano poi le maestre - dove teniamo i nostri strumenti". Allo stesso modo scompaiono anche i banchi per lasciare posto a quattro grandi tavoli quadrati. "Qui lavoriamo a gruppi - ci spiegano insegnanti e bambini - per cui, ad esempio, ad un tavolo si lavora leggendo un libro mentre ad un altro si studia la storia o si impara a disegnare". Colori, quaderni, libri e ogni oggetto utile per la lezione sono condivisi da alunni e insegnanti. "Compriamo insieme perfino la merenda - raccontano gli educatori - tutto questo serve per affermare i tre valori a cui ci ispiriamo: la responsabilità, la comunità e l'ospitalità".

A scuola senza zaino

Ai piedi delle sedie delle palline da tennis ("così - dicono i ragazzi - non  facciamo rumore e non disturbiamo gli altri quando ci spostiamo") mentre in fondo all'aula quello che viene definto "lo spazio agorà". "Quando arriviamo a scuola - raccontano i bambini - ci mettiamo a sedere qui e ci prepariamo per la lezione. Nel mentre il maestro suona la chitarra e ci canta una canzone. Qui è anche dove ci riuniamo in assemblea e dove discutiamo dei diversi argomenti".

FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI. Per poter realizzare iniziative del genere bisogna però contare su personale ben formato e disponibile. "Ovviamente - dice ancora Luca Randazzo - la formazione del personale da questo punto di vista è fondamentale. Alla 'Don Milani' stiamo sperimentando nuovi modi di fare didatica già da tempo. Ad esempio è già da un pò che non abbiamo libri di testo e che facciamo lezione alternativa, comprando materiale di diverso genere e utilizzandolo a seconda del tipo di lezione che vogliamo fare". Un nuovo modo di fare scuola che piace a genitori e bambini. "Vedo molto entusiasmo sia nei genitori che nei bambini - conclude Randazzo - basti pensare che quando ad agosto sono arrivati i nuovi mobili genitori, insegnanti e custodi hanno collaborato tutti insieme per sistemarli all'interno dell'istituto".

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