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Cronaca

Rom: scuolabus per i bambini dei campi ma restano alte le assenze in classe

L'amministrazione comunale conferma l'impegno per la scolarizzazione dei bambini e delle bambine Rom. Avviato un confronto con Regione Toscana e associazioni Rom e Sinthi per superare le emergenze

In occasione della formazione delle classi di ogni ordine e grado e della corrispondente assegnazione dei servizi a domanda individuale provvisti dall'Amministrazione Comunale, in una apposita riunione tra Comune, Societa' della Salute e soggetti gestori dei servizi di accompagnamento, è stato fatto il punto sulla scolarizzazione delle bimbe e dei bimbi rom che vivono nei diversi campi, autorizzati e non, disseminati in città. L'Amministrazione Comunale ha confermato la dotazione di servizi di refezione e di trasporto scolastico già messa a disposizione negli anni passati. In particolare, sono stati confermati i posti di tre scuolabus completamente dedicati per i campi di Oratoio e Coltano, ai quali si vanno ad aggiungere i posti per le bimbe e bimbi rom residenti presso l'ex-Ittiogenico e che frequentano le scuole del litorale. Si tratta complessivamente di quasi il 30% della disponibilità complessiva di servizio di scuolabus.

Sono state analizzate le frequenze scolastiche in presenza del servizio di scuolabus, osservando che nei campi di Oratoio e Coltano complessivamente 39 bambine/i su 135, dall'infanzia alle medie, nell'anno scolastico appena concluso hanno avuto una frequenza media o nulla, comunque inferiore al 50%: questo nonostante lo scuolabus sia stato assegnato in 126 casi su 135. Questi dati sono certamente in miglioramento rispetto a cinque anni fa, ma comunque impongono una significativa riflessione, in termini di responsabilizzazione delle famiglie e di uso corretto delle risorse. Per quanto riguarda le bimbe e i bimbi al campo non autorizzato della Bigattiera, solo tre dei circa 50 appartengono a famiglie che sono residenti a Pisa e che contemporaneamente sono nel comprensorio della scuola scelta: a questi è stato regolarmente assegnato il servizio come in tutti gli altri casi cittadini (il regolamento approvato dal Consiglio Comunale prevede che le famiglie richiedenti debbano essere residenti a Pisa e coloro che scelgono la scuola fuori dal comprensorio di residenza vengono serviti solo a riempimento di scuolabus parzialmente pieni).

Quella delle bimbe e dei bimbi del campo della Bigattiera, che lo scorso anno hanno avuto frequenze in larga prevalenza basse o nulle, assume dunque i contorni di un'emergenza.

"Per questo - si legge in un comunicato del Comune - l'Amministrazione Comunale ha aperto un confronto con la Regione Toscana, trovando un sensibile interlocutore nell'assessore Allocca, e con Associazioni Rom e Sinthi operanti nella nostra comunità e che hanno dato la propria massima e fortemente apprezzabile disponibilità a collaborare per la soluzione del problema, nell'interesse delle bambine e dei bambini. Il Comune sarà in particolare impegnato a progettare per trasformare la situazione precaria e assistenziale degli attuali campi non autorizzati in percorsi di integrazione stabili e sostenibili sul territorio toscano, nel quadro di un contesto più ampio insieme alla Regione Toscana e coinvolgendo gli altri Comuni a partire da quelli limitrofi secondo il modello toscano dell'inclusione, che tanto successo ha avuto in occasione dell'emergenza profughi. In questo quadro più ampio, si lavorerà insieme alla Regione e alle Associazioni per prendere in maggiore cura l'emergenza delle bimbe e bimbi rom della Bigattiera, attraverso una responsabilizzazione delle famiglie verso l'accompagnamento a scuola, a partire da quella dell'obbligo, e l'uso di risorse dedicate aggiuntive rispetto a quelle significative già messe in campo dall'Amministrazione Comunale".

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