Verso la ripartenza: "In Toscana ok due scuole su tre, ma serve personale"
L'assessore regionale Grieco: "Situazione sotto controllo, ma il ministero garantisca insegnanti e personale Ata". Predisposta anche una app per garantire il distanziamento tra gli studenti
In Toscana il 65% delle aule non avrà bisogno di alcun intervento. Nel restante 35% dei casi, per la maggior parte, basterà spostare qualche armadio o attrezzatura o cambiare i banchi. Le scuole del territorio di ogni ordine e grado hanno concluso a tempo di record le verifiche e già hanno inviato i risultati all'Ufficio scolastico regionale. "Solo una minima percentuale delle scuole - afferma l'assessore regionale all'Istruzione Cristina Grieco, coordinatrice tra le Regioni nella commissione che di scuola e formazione si occupa - necessiterà di spazi ulteriori, che in alcuni casi comunque già si trovano all'interno degli edifici scolastici. E dove non ci sono, Anci e Upi sapranno con responsabilità individuare assieme alle scuole una soluzione. Senza il personale necessario le scuole non potranno però affrontare il problema e mettere in campo le soluzioni alternative che hanno già individuato. La priorità ora deve essere questa".
Il mondo della scuola, famiglie comprese, guarda alle ripresa delle lezioni a settembre. “Da noi la situazione è sotto controllo - prosegue Grieco - ma è importante che il Ministero metta a disposizione con urgenza e con modalità e numeri certi l'organico necessario, sia quello docente sia quello Ata, in modo che le istituzioni scolastiche possano iniziare a mettere in pratica quelle soluzioni organizzative che hanno già ipotizzato laddove sarà necessario lavorare con gruppi più piccoli di studenti o far fronte in ogni caso ad ingressi scaglionati".
"La Regione ha istituito i Cantieri Scuola molto prima che fossero emanate le linee guida nazionali per la riapertura e il confronto da subito avuto con l'Ufficio scolastico regionale e con gli enti locali, Comuni e Province, attraverso Anci e Upi, ci ha permesso di avvantaggiarci sul lavoro". La Regione ha predisposto anche una app