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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Gagno / Via Pietrasantina

Chiusi centri di accoglienza profughi: migranti libici occupano la Croce Rossa

A Pisa alcuni migranti hanno occupato la sede della Croce Rossa, dopo la decisione del Governo di chiudere i centri di accoglienza per i profughi fuggiti dalla Libia. La denuncia di Africa Insieme

La sede della Croce Rossa a Pisa è stata occupata da alcuni migranti libici, dopo che il Governo ha deciso di chiudere tutti i centri di accoglienza per i profughi fuggiti dalla Libia. A livello nazionale circa 20 mila persone sono state allontanate definitivamente dai centri in cui erano ospitate.

A denunciare la difficile situazione nel pisano è l'associazione Africa Insieme, che si è sempre battuta per i diritti dei migranti e si era gia occupata di quest'argomento in precedenza, portando all'attenzione le condizioni in cui vivevano nel centro di accoglienza e la sua definitiva chiusura il 28 febbraio.

"Per accogliere i profughi si è speso, nell'arco di due anni, 1 miliardo e 300 mila euro - spiega Sergio Bontempelli da Africa Insieme - Una somma enorme, che non è andata però ai diretti interessati: ne hanno usufruito alberghi, strutture turistiche, cooperative e aziende private che, in molti casi, hanno ripianato i loro debiti in cambio di un'accoglienza improvvisata e sciatta".

"A Pisa le cose sono andate anche peggio - continua Bontempelli - Le cifre destinate all'accoglienza sono state spese per allestire un campo indegno gestito dalla Croce Rossa: container fatiscenti, collocati ai lati di un fosso maleodorante, con servizi igienici inadeguati. Adesso dopo aver intascato i generosi rimborsi, il centro chiude senza dare nessuna prospettiva ai suoi ospiti. Dove andranno queste persone?".

"Chi oggi esce dal centro di accoglienza non sa dove andare - sono le amare constatazioni dell'associazione Africa Insieme - i 500 euro di 'buonuscita' garantiti ai profughi serviranno per sopravvivere per un breve periodo, al termine del quale queste persone finiranno per dormire per strada. Per questo, alcuni migranti hanno deciso di occupare il Centro della Croce Rossa. Rifiutano di andarsene senza prospettive: non chiedono un'accoglienza illimitata, ma un percorso certo, che consenta loro di essere autonomi e di vivere dignitosamente, coi frutti del proprio lavoro".

"Nonostante le varie sollecitazioni fatte agli organi competenti, non abbiamo trovato alcuna risposta - denunciano dall'associazione - l'assessore alle politiche sociali Maria Paola Ciccone non si è nemmeno recata al Centro per ascoltare le richieste di queste persone. La Croce Rossa, a cui avevamo chiesto una proroga di qualche ora per poter trovare delle soluzioni, ha pensato bene di smobilitare tutto, portando via mobili, tavoli, sedie, letti".

In definitiva le associazioni chiedono più attenzione e che i rappresentanti degli organi istituzionali si rechino al centro per avviare un tavolo di discussione, finalizzato a trovare risposte concrete per un futuro inserimento lavorativo e abitativo. "L'occupazione - concludono da Africa Insieme - continuerà finché non avremo garanzie sull'inizio di un percorso di integrazione sociale e professionale che latita da 2 anni".

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