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Cronaca

Sel Pisa sui licenziamenti della Misericordia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Apprendiamo con rabbia che tutti i tentativi portati avanti da sindacati, provincia e comune di trovare una soluzione alla crisi non hanno trovato alcun ascolto da parte della dirigenza della Misericordia, che ormai da più di un anno persegue in modo scientifico lo smantellamento delle proprie strutture, a partire dalla disdetta dei servizi del trasporto sociale operata dal 2013.

E' inaccettabile che errori di gestione tali da portare ad un buco di bilancio di 11 milioni di euro vengano pagati dai lavoratori, e che in assenza di un piano industriale di rientro, anche tutti i posti di lavoro per ora salvi sono di fatto a rischio.

Pensiamo che le politiche della Misericordia siano state dettate dagli istituti bancari che pur di recuperare i finanziamenti elargiti senza alcuna assicurazione preventiva non esitano a sostenere una politica di tagli selvaggi dell'occupazione e dei servizi offerti alla città.

Sosteniamo le battaglie sindacali che pretenderanno ora di recuperare dalla Misericordia tutti gli stipendi non pagati e aspettiamo che le indagini della procura facciano chiarezza sulle responsabilità del dissesto . Continuamo a chiederci come mai la Misericordia abbia disdetto i servizi con la SdS per l'anno in corso in una situazione di esubero di forza lavoro. Dal 2008 al 2012 la Misericordia ha effettuato servizi per il trasporto sociale nella zona pisana assorbendo circa un quarto del budget dedicato, per un importo annuo medio di circa 250.000 euro. Nei primi 4 mesi del 2013 la Misericordia ha effettuato prestazioni per un 6% del budget destinato al servizio con una rinuncia in proiezione per l'anno 2013 a poco meno di 200.000 euro.

Respingiamo con forze l'ennesima accusa strumentale da parte di chi vuole comunque addossare alla Giunta e al Sindaco la responsabilità di questa ferita sociale inferta alla città da una gestione sconsiderata della Misericordia. L'impegno del Comune, nei limiti posti dagli attuali assetti istituzionali, per sostenere la causa dei lavoratori c'è stata.

Vogliamo tuttavia fare la nostra parte e dare corso all'odg approvato dal consiglio comunale per valutare insieme alla SdS e alla Azienda Ospedaliera come siano stati redistribuiti i servizi lasciati in modo unilaterale dalla Misericordia pur nella consapevolezza che tale rinuncia si è andata a collocare in una situazione generale di difficoltà dei servizi sociosanitari dovuta ai tagli inferti al welfare.

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