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Cronaca Casciana Terme

Perignano, cavalla abbandonata: sequestro per maltrattamento

Magrissima, anziana, abbandonata a se stessa. Nessuno la poteva accogliere: ora si trova al Centro di recupero di Volterra

Una cavalla abbandonata è stata tratta in salvo oggi, 6 marzo, da IHP Italian Horse Protection a seguito di una operazione di sequestro che si è svolta questa mattina a Perignano, nel comune di Casciana Terme-Lari in collaborazione con la Polizia Municipale di Casciana Terme-Lari e l’ASL Nord Ovest di Pontedera: condivideva con due pecore un fazzoletto di terra fatiscente, privo di ripari, con qualche balla di fieno e nient'altro. La Procura di Pisa ha disposto il sequestro preventivo per maltrattamento e l'affidamento a IHP in custodia giudiziaria. L’arrivo al centro di recupero a Volterra, nel primo pomeriggio. Anche le due pecore sono state sequestrate; il loro trasferimento avverrà nei prossimi giorni. Per tutti gli animali, il proprietario dovrà rispondere del reato di maltrattamento.

Il medico veterinario dell’Asl di Pontedera, dott. Vaghetti, ha visitato la cavalla sul posto rilevando che è deperita, e che, non essendo mai stata iscritta all’anagrafe, non ha mai eseguito una corretta profilassi sanitaria. Questo, oltre alla malnutrizione, la metteva in serio pericolo. Occuparsene è un impegno oneroso: ha bisogno urgente di cure, vaccini, vermifughi e di un programma di recupero che la riporti a un peso accettabile. Nei giorni scorsi si è attivata una rete di contatti per trovarle casa, senza sottoporla allo stress di un viaggio troppo lungo. Diversi rifugi della zona hanno partecipato al passaparola per sostenere IHP, ma la ricerca non è andata a buon fine: nessuno ha dato la disponibilità necessaria, offrendo al massimo uno stallo temporaneo o una richiesta economica non sostenibile. Vista l'urgenza, la Onlus ha deciso di portarla al centro di recupero, malgrado a Volterra permanga da mesi una faticosa gestione d'emergenza: scarsità di staff e volontari e aumentato carico di lavoro quotidiano, tra controlli assidui e restrizione del pascolo, dopo i decessi improvvisi di cavalli avvenuti nel 2019, per i quali le indagini sono ancora in corso.

"Abbiamo accettato responsabilmente - afferma Sonny Richichi, presidente di IHP - di salvarla da una situazione di sofferenza e di farci carico di tutte le spese per il trasporto, le cure e il mantenimento. Il senso del nostro lavoro è intervenire nell'interesse della cavalla, ma ogni volta ci scontriamo con una dura realtà: facciamo fatica a trovare partner, soprattutto per una cavalla anziana e debilitata, poco interessante agli occhi di chi potrebbe invece donarle una pensione dignitosa per finire felicemente i suoi ultimi anni di vita. Ai nostri sostenitori chiediamo di continuare a esserci vicino, anche per questo sequestro, perché queste scelte hanno ripercussioni pesanti sull'associazione, economicamente, mentalmente e fisicamente. Ma di fronte alla sofferenza, non possiamo voltarci dall'altra parte". Tra i bisogni della cavalla, non c’è solo cibo, amore e farmaci, ma anche un nome: "Chiederemo ai nostri sostenitori di condividere la scelta. Si accettano proposte".

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