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Cronaca Oratoio / Piazza Giuseppe Garibaldi

Sigilli al Bazeel: sotto sequestro il noto locale sui Lungarni

Il provvedimento in seguito ad un esposto di Confcommercio che accusa il locale di organizzazione di pubblico spettacolo, ma il titolare De Nigris si difende: "Io nel mio locale facevo aperitivi con musica. Nessuno spettacolo e nessun biglietto di ingresso"

Sequestro preventivo per il Bazeel, il locale sui Lungarni che si affaccia su Piazza Garibaldi. Alla base del provvedimento della Questura ci sarebbe, secondo quanto afferma il titolare Dario De Nigris, supportato da Confesercenti, un esposto di Confcommercio che parlava di attività danzante all'interno del locale, recentemente ristrutturato.
A spiegare ciò che è avvenuto è appunto lo stesso proprietario. "Come prima cosa dovrò licenziare i miei 15 dipendenti considerando che abbiamo investito oltre 400.000 euro per questi lavori - afferma De Nigris - lavori ormai conclusi e per i quali mancava solo un passaggio burocratico, per altro irrilevante sulle prescrizioni obbligatorie. L’esposto dal quale sono partiti gli atti giudiziari fino al sequestro, parlava di attività danzante all’interno di Bazeel. Un esposto presentato da Confcommercio, associazione che dovrebbe tutelare le attività commerciali. Io nel mio locale facevo aperitivi con musica. Nessuno spettacolo quindi e nessuna pubblicità specifica per ballare. Nessun biglietto per entrare e ancora nessuna consumazione obbligatoria o maggiorata. Stiamo parlando di un locale totalmente a norma grazie agli ultimi lavori e di una attività di cui la Questura era al corrente. Per questo presenteremo immediato ricorso".

De Nigris sottolinea poi di avere già anche il parere positivo dei Vigili del Fuoco e dell’Asl, così come quello della Soprintendenza, nonostante sia arrivato molto in ritardo rispetto ai termine previsti dallo stesso ente di Palazzo Reale. "L’ultimo passaggio - spiega ancora il titolare - sarebbe stato quello della commissione di vigilanza per chiudere il cerchio. Ma tutto questo comunque non deve far dimenticare il fatto che mi si accusa di una cosa non commessa. E cioè dell’organizzazione di pubblico spettacolo. Noi abbiamo investito su questa attività sia per metterla completamente a norma che per riqualificare anche il retro in via delle Donzelle che poi abbiamo messo a disposizione di altre attività che non avevano gli spazi consentiti. Tutto questo tra mille ostacoli burocratici, fino al colpo finale dell’esposto".

E sulla vicenda interviene anche Confesercenti attraverso il responsabile pisano Giulio Garzella: "Il sequestro lo riteniamo una forzatura. Quando Bazeel ricevette la prima diffida eravamo convinti, come lo siamo ancora adesso, che non ci fossero i presupposti visto che non si parlava di pubblico spettacolo ma al limite di ballo spontaneo. E tutto questo in un locale a norma. La cosa che amareggia è il fatto che l’esposto sia venuto da una associazione di categoria - dice ancora il responsabile Confesercenti - non nuova ad azioni simili. Un metodo che non ci appartiene e che ci lascia perplessi. Non stiamo infatti parlando di venditori abusivi o attività fuorilegge, ma di persone che per un foglio mancante rischiano di ritrovarsi nel baratro".

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