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Cronaca Tirrenia

Sequestro Orange Beach, i gestori ricostruiscono l'iter burocratico: "Una mazzata incredibile"

L'amministratore di Pages Marco Lo Cicero torna sulla chiusura dello stabilimento balneare imposta dal Parco di San Rossore

"Il sequestro delle nostre strutture avvenute nei giorni scorsi è stata per noi e per i nostri affezionati una mazzata indescrivibile. E’ stato interrotto un servizio all’utenza. Un servizio diverso da una semplice spiaggia libera, mai visto prima di oggi a Tirrenia, che è stato molto apprezzato e ha ricevuto molti consensi nei pochi giorni che è stato attivo. Siamo molto dispiaciuti e affranti di come è andata a finire. Con il sequestro delle strutture l’Orange Beach ha perso oltre che un servizio, anche dieci posti di lavoro di ragazzi stagionali, che avevano dato come noi anima e cuore per questo progetto" afferma Marco Lo Cicero amministratore delegato dell’ A.T.S. PAGES-PAPisa-Cooperativa Unione.

"Siamo amareggiati riguardo alla risposta ricevuta da Lorenzo Bani, il presidente dell’Ente Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli, che evidentemente essendo in carica da poco, non risulta ben informato sulla struttura Orange Beach di Tirrenia. Tutti i passaggi fatti da Pages per la richiesta dei permessi riguardo all’Orange Beach di Tirrenia, che noi abbiamo fatto nel rispetto di chi ha avuto fiducia in noi e ci ha aiutato ad iniziare quello che per noi era un sogno ed è diventato poi realtà. Vogliamo ricostruire i successivi passaggi limitandoci agli atti ufficiali e protocollati tralasciando le varie e successive interlocuzioni. Perciò abbiamo da subito avviato la richiesta al Suap, la richiesta di autorizzazione al Parco, la richiesta di inizio lavori al Comune di Pisa, la richiesta del 'Nulla Osta' è stata depositata il 9 giugno e protocollato dall’Ente Parco il 15 giugno. Nel frattempo il nostro legale ha risposto ad alcune osservazioni dell’Ente Parco il 5 luglio, il 6 luglio, giorno successivo, l’Ente Parco ha rilasciato un verbale e dopo pochi giorni ci ha negato il 'Nulla Osta' richiesto. Dopo questo passaggio ovviamente abbiamo presentato il 7 agosto al Comune di Pisa un 'Nulla Osta in Sanatoria'. In attesa del rilascio della sanatoria, inatteso, il 17 agosto c’è stato, come già sapete, il sequestro dei manufatti ( due piccoli manufatti in legno appoggiati sulla sabbia)".

"Per concludere voglio ringraziare tutti quelle persone che dopo l’accaduto ci hanno dato la giusta solidarietà e ci hanno appoggiato nel nostro percorso, capendo la nostra situazione e il nostro stato d’animo di chi prima ha toccato il cielo con un dito per poi vedersi tolto quello che aveva faticosamente costruito" conclude Lo Cicero. Come ha fatto la società Pisa Beach Soccer, fresca vincitrice dello scudetto, attraverso i suoi canali social: "In questi mesi di collaborazione presso la struttura abbiamo potuto apprezzare il loro impegno e l'ingente investimento economico profuso al fine di riqualificare un'area destinata altresì all'abbandono e all'illegalità, come alcuni fatti di cronaca possono testimoniare. Grazie alla collaborazione con la nostra società Pisa Beach Soccer è stato possibile dotare il nostro litorale di una Beach Arena che ha accolto l'attività della nostra prima squadra, che si è appena laureata Campione d'Italia, della squadra femminile e di tutta l'attività giovanile. Un fatto di rilevanza turistica, sociale e culturale".

"L'apposizione dei sigilli all'intera area seppur giustificata sotto il punto di vista giudiziario è estremamente sbagliata, a nostro giudizio, nei tempi e nei modi con cui è stata adottata - continua il Pisa Beach Soccer - E' 'segreto di Pulcinella' infatti la questione per cui le strutture poste a bando fossero ritenute abusive sin dalla loro ricostruzione avvenuta nel 2018 come si può facilmente evincere dagli atti della gara stessa, a cui tra l'altro abbiamo partecipato. Sembra dunque incomprensibile il provvedimento dell'emissione di un decreto di sequestro preventivo che oltre a danneggiare l'attività della spiaggia, nega la possibilità ai nostri tesserati e a tutti i cittadini di poter usufruire della Beach Arena. La notifica degli atti, eventuali verbali e tempi certi di messa a norma con tanto di provvedimenti pecuniari, sarebbero stati sicuramente più di buon senso".

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