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Cronaca Tirrenia

Sequestro Orange Beach, il Parco: "Attività economica senza permessi, era necessario il nulla osta"

L'Ente di San Rossore riepiloga l'iter che ha portato al sequestro delle strutture dello stabilimento di Tirrenia

"Realizzazione di manufatti senza il necessario nulla osta del Parco: questo il motivo per cui nei giorni scorsi la Polizia Municipale e le Guardie del Parco sono intervenute su disposizione della Procura della Repubblica per sequestrare le strutture realizzate senza autorizzazione nello stabilimento 'Orange Beach'". Ad intervenire sulla vicenda è lo stesso Ente Parco che ripercorre le tappe che hanno portato ai sigilli scattati per lo stabilimento balneare di Tirrenia.

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"Il provvedimento segue esposti di terzi iniziati a partire dal mese di maggio, e sopralluoghi effettuati nelle settimane successive - si legge in una nota del Parco - i concessionari dello stabilimento avevano già avviato i lavori prima della presentazione della domanda per il nulla osta, nonostante gli uffici dell'Ente avessero informato della necessità del nulla osta, dato le prime indicazioni su come dovevano essere realizzate le strutture e si erano resi disponibili ad elaborare le pratiche in tempi brevi. Si è configurata quindi un'attività economica in assenza di permessi e di agibilità, esponendo i lavoratori assunti e gli investimenti economici intrapresi alle conseguenze di queste mancanze". "La Procura - proseguono dall'Ente di San Rossore - ha assunto la direzione delle indagini secondo quanto previsto dalla normativa e ha richiesto al gip l'emissione di un decreto di sequestro preventivo, al quale Polizia Municipale e Guardie del Parco hanno dato immediata esecuzione. In accordo con il magistrato, ai fini della prosecuzione dell’attività di balneazione, è stata lasciata ai concessionari la possibilità di utilizzo di un vano per l’attività di salvamento e la possibilità di utilizzo del vialetto tra i due manufatti sequestrati per permettere l'accesso alla spiaggia alle persone diversamente abili".

"Conosco la passione associativa della Pubblica Assistenza - dichiara il presidente dell'Ente Parco Lorenzo Bani, che si è insediato quando la vicenda era già in stato avanzato - questo non toglie che le regole vanno rispettate, così come hanno fatto, sempre questa estate, gli altri concessionari di stabilimenti balneari sul territorio Parco che hanno seguito l'iter previsto. I nostri uffici sono sempre stati disponibili a portare avanti le pratiche in tempi brevi soprattutto nei casi in cui le concessioni comunali sono state rilasciate alle porte della stagione balneare".

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