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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Putignano

Putignano: dopo la raccolta firme una serata per conoscere la cultura rom

A dicembre l'appello, firmato da 160 persone, affinchè l'amministrazione comunale fermasse gli sgomberi dei campi di accoglienza e avviasse progetti di inclusione sociale, sabato una serata per stare insieme senza pregiudizi

Una serata al circolo Arci di Putignano per dare un seguito alla raccolta firme (160 i firmatari) organizzata lo scorso dicembre da un gruppo di genitori ed insegnanti delle scuole di Putignano e Sant'Ermete, scesi in campo in difesa dei rom e contro la politica degli sgomberi dei campi di accoglienza. Così sabato 7 febbraio sarà l'occasione per stare tutti insieme, senza distinzioni, senza pregiudizi, per conoscersi meglio. Il programma prevede alle 18 l'incontro con le famiglie rom e sinti di Putignano, alle ore 20 cena con cibi tradizionali rom (adulti €10, bambini gratis. Necessaria la prenotazione entro venerdì mattina al 349.8469653 – 388.6935448). Infine alle 21:30 proiezione del film di Laura Halilovic 'Io, la mia famiglia rom e Woody Allen'.

"I nostri figli e le nostre figlie hanno molti compagni e compagne che parlano altre lingue o i cui genitori sono nati in altri paesi. Molti di essi sono rom. Altri sono albanesi, tedeschi, filippini, marocchini, americani o di tante altre nazionalità e culture. I nostri figli sono loro amici - si legge nella lettera consegnata a dicembre al sindaco Filippeschi - giocano insieme, lavorano insieme, spesso litigano e poi fanno pace. Ai nostri figli non interessa se i propri amici sono rom oppure no. Per loro sono bambini e basta. Noi pensiamo che maggiore sia la diversità nella scuola, più i nostri figli impareranno a confrontarsi con tutti, a trovare accordi, a diventare cittadini consapevoli. E allora ben vengano tutte le nazionalità e tutte le culture, anche perché così sono le cose e negarle è inutile e controproducente. Dei bambini rom delle nostre classi abbiamo finito per conoscere anche i genitori e abbiamo avuto conferma che sono esseri umani come noi. Certo, spesso sono persone in difficoltà economiche o sociali. Spesso vivono in condizioni molto difficili".

"Chiediamo al Comune di cessare questa politica di sgomberi (peraltro illegali secondo le Linee Guida delle Nazioni Unite sugli sgomberi forzati e la Carta Sociale Europea) - prosegue il documento seguito poi dalle 160 firme - per cambiare la situazione attuale sono necessari progetti di seria inclusione a partire dal diritto allo studio e politiche di più ampia visione per le generazioni future, che possano garantire a tutti una vita dignitosa e contribuiscano a mitigare i conflitti di vicinato nel quartiere”. Da questo punto quindi il gruppo di genitori riparte per una serata senza diversità.

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