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Cronaca

Sfratti, manutenzioni e più case popolari: Asia Usb chiede più interventi

Il sindacato si rivolge alle istituzioni, in primis al Comune di Pisa, e fissa le priorità a seguito di un incontro con l'amministrazione

Maggiore impegno istituzionale sul fronte dell'edilizia popolare pubblica. Asia Usb torna a fissare i punti su cui il Comune di Pisa, ma anche la Prefettura, dovrebbero intervenire per arginare le difficoltà delle fasce più deboli, ancora più in crisi con l'emergenza Coronavirus. Nell'incontro del sindacato con Apes e amministrazione, al netto di numeri ed interventi spiegati da quest'ultima, Asia Usb si è detta non soddisfatta delle risposte ricevute, definite come "insufficienti, lacunose ed evasive". In conferenza stampa, stamani 16 febbraio, sono intervenute le rappresentati presenti a quel vertice, Fabrizia Casalini e Anna Vincini: "Abbiamo fissato alla presenza degli assessori Gambaccini e Latrofa ed al direttore Apes Grossi - dicono le sindacaliste - la nostra lista di punti fondamentali. Abbiamo bisogno di chiarimenti su molti di essi e per tutti bisogna fare di più".

Il primo punto caldo sono gli sfratti: "Facciamo appello al Prefetto - affermano da Asia Usb - affinché si faccia promotore di un blocco degli sfratti ben oltre il 30 giugno, come previsto dal Governo, estendendo la misura fino al termine della pandemia. Le conseguenze di questo periodo si protrarranno infatti nel tempo, basti pensare alle persone che hanno perso il lavoro". Su questo filone si inserisce anche la richiesta dell'interruzione dell'accordo che prevedere il passaggio di competenza delle procedure di riscossione da Apes a Sepi, tema già oggetto di proteste da parte del comitato popolare di Sant'Ermete. "E' un passaggio pericoloso, suona come l'anticamera degli sfratti. Sappiamo dei milioni di debito, ma i morosi incolpevoli vanno sostenuti. Chiediamo che il Comune recuperi le risorse per ripianare il loro debito da altri capitoli di spesa".

C'è poi la storica questione della richiesta di abitazioni Erp. "La domanda di case - rileva Casalini - è aumentata. Nell'ultimo bando sono state 890 le domande, con ancora in lavorazione quelle del 2016. E' necessario sistemare le abitazioni erp vuote, bisognose di manutenzioni, ma anche trovare nuovi spazi. Proponiamo di usare i beni pubblici non sfruttati, come l'ex Santa Chiara, le ex caserme, la Mattonaia, senza svenderli ai privati. Al pari si dovrebbe disincentivare con una tassazione il lasciare vuote le case private, secondo un sistema che da anni tiene alto il prezzo degli affitti. A questo fine sarebbe utile un intervento nazionale di calmierazione degli affitti".

Anche sul fronte manutenzioni servono risposte per il sindacato: "L'amministrazione non è stata chiara sui termini e sui tempi di sfruttamento del superbonus ristrutturazioni del 110%. Lo stesso possiamo dire del passaggio di competenze per le manutenzioni delle aree esterne da Apes al settore Lavori Pubblici. Vorremmo poter vedere progetti e cronoprogrammi precisi, non sentirci dire 'vedremo'". 

Infine ultimo punto dolente l'abbattimento delle barriere architettoniche. "Ci sarebbero interventi da fare importanti - concludono da Asia Usb - ma alle nostre richieste è stato risposto che la Regione Toscana ha tagliato finanziamenti su questa voce. Sappiamo esserci sul tema una corposa normativa nazionale, sarebbe grave, per questo approfondiremo la questione con il garante delle persone disabili". 

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