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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Sfratti, protesta e Comune blindato: "L'amministrazione fugge dai problemi"

Nella conferenza stampa davanti ad un Palazzo Gambacorti presidiato, i comitati di quartiere e i movimenti per la casa hanno ribadito la richiesta dell'assegnazione a tutti dei punti per la morosità incolpevole nella graduatoria per le case popolari

"Siamo qua per ribadire la nostra unità, per chiedere i nostri diritti contro un sindaco codardo che non ci ascolta. Se non riesce a gestire la situazione deve andarsene". Prosegue la mobilitazione dei comitati di quartiere e dei movimenti per la casa per chiedere che il prossimo 3 dicembre, in occasione della nuova riunione della Commissione territoriale sfratti, vengano riconosciuti i punti per la graduatoria delle case popolari dovuti per la morosità incolpevole e si dia una risposta alle famiglie in difficoltà.

"Punti da assegnare a tutte le famiglie destinatarie, e non solo a quelle che hanno vinto il ricorso" sostengono gli attivisti. L'assessore Zambito ha riferito che sono 33 gli escusi, ma per i comitati si tratta invece di "centinaia di famiglie, perché non sono state conteggiate quelle che non hanno potuto fare ricorso. Deve essere incluso infatti anche chi non ha avuto i punti fin dall'inizio, anche se gli spettavano. Non è concepibile che l'applicazione della legge Saccardi sia fatta con una logica escludente".

Ma non è solo un discorso di numeri e procedure. L'atto del sindaco di denunciare contro ignoti per le manifestazioni al Comune del 13 novembre è un "grave atto politico. Sono state denunciate famiglie con nomi e cognomi, in graduatoria, che chiedono risposte ed assistenza perché in difficoltà. Così si mette sullo stesso piano criminali e poveri, questa è prepotenza! Come per questo Comune, presidiato con 9 volanti e camionette ed agenti delle forze dell'ordine. Un assedio, dove però non si parla dei problemi, degli affitti alti e degli sfratti che vanno avanti, della gente che sempre di più non riesce a pagare affitti e bollette".

Stamani altro picchetto antisfratto in via di Mezzana, presso un'abitazione in cui vive una famiglia con 2 anziani ed un minore a carico. Una casa di 38 metri quadri, per 600 euro di affitto. L'esecuzione, rimandanta già il 24 settembre scorso, è stata nuovamente posticipata al 28 gennaio. "Questa è una di quelle famiglie escluse - spiegani gli attivisti - è a loro che l'amministrazione deve spiegare e dare delle risposte, senza fuggire e nascondere la cosa sotto al tappeto. La nostra protesta proseguirà e se il 3 dicembre non avremo indicazioni operative ci prenderemo come promesso le case di Bulgarella".

Le richieste sono le stesse: sospensione degli sfratti con indicazioni operative su individuazione delle risorse e delle assegnazioni delle case, con approvazione della graduatoria delle case popolari con i punti per la morosità incolpevole. Coinvolgimento dell'Agenzia casa nella gestione delle case sfitte, con anche qua necessaria una presa di posizione politica chiara: "I grandi imprenditori, sempre gli stessi, hanno goduto di agevolazioni per fare appartamenti ora vuoti. Il Comune deve fare in modo di trattare con loro per garantire alle famiglie l'uso pubblico dei beni. Le risorse ci sono, serve la volontà politica".

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