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Cronaca Cascina

Tentato sfratto senza preavviso di una famiglia a Cascina: "Bambini spaventati"

La denuncia viene dall'avvocato dell'Unione Inquilini di Pisa Claudio Lazzeri. La Polizia Municipale ha intimato ad una madre con tre minori di lasciare la casa

Lo shock dello sfratto, senza preavviso e senza assistenti sociali, per una madre, i suoi tre bambini minori ed un anziano invalido. E' successo intorno alle 13 oggi, 6 ottobre, a Cascina, sulla Tosco-Romagnola. Lo racconta l'avvocato della famiglia dell'Unione Inquilini di Pisa Claudio Lazzeri, che denuncia: "Il Comune di Cascina, come promesso, sta portando avanti una guerra contro i migranti, e questa non è una novità considerate le dichiarazioni di Ziello che si è detto felice di aver 'ripulito' la graduatoria ERP dalla presenza di troppi stranieri. Oltre a questo sono state notificate diverse ordinanze di sgombero da alloggi d'emergenza, al fine di liberarli da soggetti 'indesiderati'".

Il caso riguarda una famiglia marocchina, il cui nucleo è composto da sei persone, di cui tre minori ed un anziano con invalidità totale, alla quale fu assegnato in emergenza nel luglio 2014 un immobile a seguito di gravi problematiche economiche e sociali, situazione ancora persistente spiega l'avvocato. "Dopo la notifica dell'ordinanza di sgombero del 13/09/2017 - prosegue - alle 13 circa di oggi hanno fatto irruzione senza preavviso nell'immobile i vigili del Comando di Cascina, che hanno intimato alla moglie dell'assegnatario ed ai minori di lasciare la casa. Il padre di famiglia è tornato dal lavoro trovando i bambini nel panico, non vogliono più mangiare ed uscire di casa. Tutto questo senza allertare i servizi sociali e nonostante avessi trasmesso una mail PEC alla dirigente del Servizio educativo e socioculturale lo scorso 22 settembre che non ha dato alcun cenno di riscontro".

Lazzeri ha poi inviato una comunicazione ufficiale alla Polizia Municipale specificando che "laddove venissero verificati da parte del medico pediatra dei danni di natura psicofisica, sarò costretto a tutelare il nucleo familiare nelle opportune sedi. Vi invito, infine - rivolgendosi agli agenti - laddove decideste per un altro accesso, di comunicarmelo e di comunicarlo agli assistenti sociali competenti, in modo da evitare ulteriori traumi ai bambini".

"Martedi 10 ottobre - conclude l'avvocato - in concomitanza con la Giornata nazionale contro gli sfratti, abbiamo chiesto un incontro al prefetto per discutere in merito alle problematiche provinciali e, considerate le modalità con le quali è stata condotta la cosa, valuteremo giudizialmente il da farsi". 

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