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Cronaca

“Sgombero campo rom Bigattiera, Grassini (presidente Confcommercio Pisa): "Inaccettabili le strumentalizzazioni”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

“Strumentalizzare degli interventi finalizzati a ristabilire l’ordine sancito dalla nostra Costituzione e dal nostro Codice Civile, per divagare su argomenti non attinenti quali l’appartenenza politica o l’intolleranza oltre che assurdo, è dannoso per tutti. Come sterile e osceno è il tentativo di stabilire se lo sgombero del campo rom abusivo della Bigattiera e l’intervento delle forze dell’ordine contro i venditori abusivi del Duomo siano azioni di “destra” o di “sinistra.

Una logica distorta che dovremmo superare, perché il rispetto della legge equivale al rispetto degli altri e al riconoscimento della loro pari dignità. Tutelare chi opera fuori dalla legge è criminale e ci rende complici di un reato che lede tutti i cittadini nel loro diritto al vivere serenamente in sicurezza, nuoce al tessuto economico che alimenta i servizi di cui tutti possiamo usufruire, ma soprattutto offende le nostre coscienze.

Siamo tutti chiamati in causa nel responsabilizzarci di fronte a qualsiasi fenomeno di illegalità: il cittadino deve imparare che la città è cosa sua e come tale lui per primo deve rispettarla; la politica deve fare un passo avanti ed assumersi la responsabilità del suo dovere, delegando persone realmente capacitate per il ruolo di governo che sono chiamate a svolgere; le forze dell’ordine devono essere assolutamente sostenute nel loro non facile compito di tutela della legge, ma avrebbero forse dovuto essere più tempestive nel contrastare alcuni fenomeni che affliggono la nostra città e che hanno assunto dimensioni non facili da contenere.

“Poverino” non è chi ruba, chi spaccia, chi alimenta il mercato del contraffatto legato alla Camorra, chi da venti anni occupa abusivamente uno spazio con i servizi di luce, acqua, istruzione e assistenza sanitaria pagati da altri, i “poverini” siamo noi che usiamo i cestini, noi che mandiamo i nostri figli a scuola, noi che paghiamo le tasse in un paese che non ci offre qualità di vita, noi che alziamo le saracinesche anche a rischio della propria incolumità, per continuare a svolgere un lavoro che nel migliore dei casi ci garantisce la sopravvivenza.

Confcommercio rilancia il suo impegno ad aiutare Comune e Prefettura in questo non facile cammino di ripulitura della nostra Pisa offesa nella sua bellezza e nel suo quieto vivere, ma ci dissociamo da ogni strumentalizzazione che impoverisca l’importanza di risolvere questa grave emergenza e che distolga l’attenzione dal problema vero”.

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