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Cronaca

Si scaldano i motori del Privacy Day 2013 da Formula 1

Saranno circa in 1.000 gli addetti ai lavori a Pisa il 23 maggio per seguire le ultime news sul nuovo Regolamento Europeo sulla protezione dei dati, che introdurrà la figura del Privacy Officer, su cui sarà presentato anche un nuovo libro

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Saranno circa in 1.000 gli addetti ai lavori a Pisa il 23 maggio per seguire le ultime news sul nuovo Regolamento Europeo sulla protezione dei dati, che introdurrà la figura del Privacy Officer, su cui sarà presentato anche un nuovo libro

Con il nostro "vecchio" Codice della Privacy che si appresta ad andare in pensione per far posto al nuovo Regolamento Europeo sulla protezione dei dati, c'è gran fermento tra gli addetti ai lavori, come dimostra la massiccia presenza che si preannuncia per giovedì 23 maggio al Palazzo dei Congressi di Pisa, dove saranno circa mille i professionisti che giungeranno da tutta Italia per partecipare all'evento annuale di Federprivacy, giunto alla terza edizione.

E con le nuove regole privacy che incalzano dall'Unione Europea, quest'anno gli illustri speaker non potevano che mettere l'accento sulle novità che queste introdurranno, a partire da Antonio Ciccia, che parlerà del Privacy Officer, figura che diventerà obbligatoria per tutte le pubbliche amministrazioni e per molte imprese che rientreranno in determinati parametri. E se in altre nazioni esiste ormai da diversi anni, a dare per prima risalto al Privacy Officer in Italia è stata proprio Federprivacy, la quale già dal 2010 ne ha promosso la certificazione come figura professionale da parte di TÜV Italia (Norma ISO 17024), che vanta già quasi 500 candidati che hanno intrapreso il percorso per ottenere il riconoscimento di TÜV ed essere iscritti nello speciale Registro detenuto dallo stesso ente bavarese. Naturalmente il passaggio a un regolamento comunitario costituirà una sfida per gli addetti ai lavori, e a Pisa Giovanni Buttarelli, Garante Europeo aggiunto per la Protezione dei dati ne spiegherà i motivi con il suo intervento "Stesse regole per 27 Paesi membri UE: come cambiano gli scenari della privacy". D'altra parte il cambiamento rappresenterà anche un'opportunità con un "mercato comune della privacy" per migliaia di specialisti della materia che, con una unica e identica normativa in tutta Europa, potranno aspirare ad assumere tanto in Italia quanto in un altro Paese dell'UE un incarico come Responsabile della Protezione dei Dati, (l'equivalente del Chief Privacy Officer profumatamente pagato negli USA). E' quindi adesso il tempo di rimboccarsi le maniche per farsi trovare pronti quando entrerà in vigore il nuovo regolamento, e non a caso Federprivacy ha messo a punto uno specifico manuale dal titolo "Privacy Officer, la figura chiave della data protection europea", che la casa editrice IPSOA presenterà ufficialmente proprio il 23 maggio al Privacy Day Forum. Un altro personaggio di spicco che parlerà di privacy in chiave UE, sarà l'europarlamentare Lara Comi, che è stata relatrice in Commissione Europea delle nuove regole sulla sicurezza dei dati in qualità di vicepresidente della commissione IMCO (mercato interno e protezione consumatori). A fare il punto sull'impatto che avrà la nuova normativa sulle nostre imprese, sarà invece Luca Bolognini, presidente dell'Istituto Italiano per la Privacy, con lo speech dal titolo "Come vengono riscritte le regole della privacy con l'entrata in vigore del Regolamento Europeo. E "Come si è evoluta l'Autorità Garante per raccogliere le nuove sfide della privacy", sarà il titolo dell'intervento di Augusta Iannini, vice presidente dell'Authority, che spiegherà come si sta preparando lo stesso Garante in vista del prossimo cambiamento normativo, che oltre al Privacy Officer, introdurrà altre importanti novità sulle quali sarà fatto un quadro compiuto con specifici interventi come "Privacy, reputazione online e diritto all'oblio nell'era di internet" che sarà svolto da Domenico Laforenza, presidente del CNR di Pisa che quest'anno ha dato anche il patrocinio al convegno di Federprivacy, e "Perchè abolire il Dps si è rivelata una decisione frettolosa con la prossima introduzione degli statement" a cura Andrea Chiozzi, presidente di MetisLab e inventore di PrivacyLab, piattaforma "web based" usata da oltre 10.000 utenti in Italia per una gestione snella ed efficace della privacy aziendale. (www.privacylab.it) Per gli addetti ai lavori, vietato quindi rimanere indietro, anche perchè la data protection non è solo una legge da rispettare, ma anche e soprattutto la tutela del patrimonio dell'impresa che risiede nei dati, come metterà in evidenza Daniele Gombi, CEO di Polaris, con il suo intervento "Misure di sicurezza e vulnerabilità dei sistemi: le best practices per la protezione dei dati".(www.polaris.it) A differenza dell'attuale Dlgs 196/2003, l'entrata in vigore del Regolamento Europeo richiederà meno formalità e più sostanza, badando soprattutto alla concreta protezione dei dati, che spesso finiscono nelle mani sbagliate, non a causa di cybercriminali, ma di incuranza o addirittura negligenza di chi ha la responsabilità di trattarli correttamente, come accade quando files e documenti cartacei non sono eliminati o smaltiti in modo sicuro, argomento che sarà trattato da Paolo Salin, country director di Kroll Ontrack Italia con l'intervento "Distruzione e cancellazione sicura dei dati: indispensabili per evitare il pericolo di multe e risarcimenti".(www.ontrackdatarecovery.it) Per rimanere in tema di minacce che girano intorno ai dati, l'ex "sceriffo del web" Umberto Rapetto (nella foto, a una passata edizione del Privacy Day) metterà qualche pulce nell'orecchio degli esperti con lo speech "Privacy e Cloud Computing. I nostri dati sono al sicuro ? Tutto ciò che c'è da sapere prima di mettere i dati sulla nuvola." Non c'è che dire, nell'era digitale in cui viviamo, i rischi derivanti dalla gestione dei dati personali, che a norma del Codice Privacy (art.15 Dlgs 196/2003) costituisce una attività pericolosa, provengono da molti fronti, e per questo Federprivacy ha introdotto anche la possibilità di attivare una speciale polizza responsabilità civile per i Privacy Officer e Consulenti della Privacy, grazie a una convenzione con Essebi Insurance Broker, che permette ai propri associati di attivare una copertura assicurativa contro i rischi specifici del settore, e di stipulare anche altre polizze specifiche per tutela legale ad hoc, e programmi sanitari tramite Cassa di Assistenza. Sembra quindi tutto già messo a punto per il 3° Privacy Day Forum, anche se Nicola Bernardi, presidente e fondatore di Federprivacy, ha annunciato che il 23 maggio 2013 a Pisa potrebbe esserci qualche altra sorpresa, e visti i risultati ottenuti, che hanno affermato questa associazione come punto di riferimento centrale per gli addetti ai lavori, non ci sarebbe da stupirsene. Una cosa è certa, Bernardi, anima e cuore di questa associazione, ha ormai abituato i 3.000 iscritti che la seguono a continui spunti e novità, mirate a fornire strumenti e soluzioni a chi con i dati ci lavora nel quotidiano, e dopo il Privacy Day, guarda già alle prossime attività in programma, con il Master di specializzazione per Privacy Officer e Consulente della Privacy, che si svolgerà all'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia dal 10 al 15 giugno, e a seguire gli esami il 25 giugno presso TÜV, dove professionisti e manager si metteranno in gioco davanti a una commissione di esperti per ottenere la certificazione come Privacy Officer. Per seguire le attività di Federprivacy e allo stesso tempo rimanere aggiornati sulla materia, è possibile ricevere la newsletter settimanale registrandosi gratuitamente sul sito www.federprivacy.it.

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