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Cronaca Santa Luce

Lago Santa Luce in secca, i chiarimenti della Provincia

L'assessore all'ambiente Valter Picchi, interviene per chiarire alcuni punti fondamentali sulla vicenda del Lago Santa Luce, completamente prosciugando a seguito della grave siccità di quest'estate

Dopo la dramamtica vicenda dell'essiccamento del Lago Santa Luce, interviene l'assessore all'ambiente Valter Picchi. "La Provincia non ha nessun potere coattivo o inibitorio nei confronti della Solvay - dichiara in una nota l'assessore, chiarendo alcuni punti fodamentali -  la convenzione tra ente e azienda riguarda solo  la valorizzazione della biodiversità nella riserva. Siamo in presenza di una crisi climatica di portata eccezionale e gli effetti della siccità incidono drammaticamente sull’ecosistema (l’85% dei corsi d’acqua è in secca). Visto che il regime pluviale sta cambiando strutturalmente, dovremo fare i conti con il tema della dissalazione".

La presenza di un impianto dissalatore potrebbe rappresentare una soluzione, per scongiurare emergenze come l’attuale. La sfida è trovare,  insieme a Comune, Provincia, Regione, Solvay e Prefettura - prosegue l'assessore - soluzioni che possano garantire il giusto equilibrio tra le esigenze di attingimento dell’azienda, e il mantenimento del patrimonio di biodiversità del lago".

"Dal punto di vista normativo e di gestione,  il Lago di Santa Luce è un invaso artificiale, realizzato tra il 1957 e il 1960 su terreni di proprietà della Solvay - spiega Valter Picchi - con l’obiettivo di creare una riserva idrica necessaria al ciclo delle lavorazioni dell'azienda. Tutto è avvenuto tramite a un’autorizzazione del Ministero dei lavori pubblici, con durata fino al 2027. Nel 1996, su iniziativa di Provincia e Comune, la zona è divenuta Anpil (Area naturale protetta di interesse locale), e nel 2000 è arrivata l’istituzione della Riserva Naturale; Nel 2009 si è giunti al riconoscimento come Sito d’interesse comunitario".

"Pe per gestire l’area protetta è stato siglato un protocollo che prevede, da parte di Solvay, la messa a disposizione del sito anche per attività di turismo naturalistico. Il lago ha sempre conosciuto estati siccitose, a causa dell'elevata evaporazione e la mancata portata d'acqua del Fine. Di solito, gli inverni piovosi favorivano un po' il rialzo dei livelli idrici.  Nel 2011 invece le precipitazioni sono state inferiori alla norma e il lago è arrivato all'estate con livelli sotto la media stagionale; nonostante i minori attingimenti da parte di Solvay. ll 12 agosto Lipu ha lanciato l'allarme a Provincia, Comune e Solvay e nel giro di 2 o 3 giorni, il lago si è prosciugato completamente. Si sono avviati interventi congiunti: la rimozione delle carcasse di pesci morti si è conclusa oggi; una parte degli esemplari ancora vivi è stato trasferito in altri specchi lacustri".

"Resta da completare la messa in sicurezza della diga in argilla, operazione che richiede l'utilizzo d’acqua, da reperire necessariamente in altri bacini e per la quale non si può negare la disponibilità, visto l'interesse manifestato da tutti a mantenere integro il lago. Per quanto riguarda gli uccelli della zona, ora sono migrati, ma torneranno con le prime piogge, ricreando la situazione che vogliamo e cercheremo di garantire per il futuro"

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