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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca San Giusto / Via dell'Aeroporto

Sicurezza all'aeroporto, Silp-Cgil: "Troppi negozi a ridosso dell'area imbarchi"

Il sindacato di Polizia punta il dito contro l'eccessiva presenza di esercizi commerciali che minerebbero i controlli nello scalo pisano. Non tarda ad arrivare la replica di Confcommercio

Lo scorso 3 aprile il curioso episodio, avvenuto all'aeroporto 'Galilei', con uomo che si è sdraiato sul nastro trasportatore dei bagagli ed è stato poi bloccato all'uscita dal rullo. Una vicenda che ha destato non pochi dubbi sul sistema di sicurezza attivo nello scalo pisano.

A difendere il sistema e soprattutto l'operato delle forze di Polizia, interviene il segretario provinciale del Silp-Cgil Claudio Meoli che ha scritto una lettera a Gina Giani, amministratore delegato di Toscana Aeroporti. "Riguardo all’episodio ed alla conseguente polemica sulla sicurezza aeroportuale questa organizzazione sindacale, che rappresenta il personale della Polizia di Stato, nell’evidenziare che il giovane marocchino è persona conosciuta per essere sofferente di uno stato psicotico acuto ed incapace di alcuna pericolosità, è solamente un senza tetto che cerca disperatamente di imbarcarsi su di un volo per ritornare nel suo paese - si legge nella lettera - ritiene che non sia stato messo in discussione il sistema di sicurezza aeroportuale tanto che il giovane è stato poi bloccato dal personale addetto ai monitor che controllano il nastro trasportatore. Nastri trasportatori che, come negli altri Paesi Europei, sono posti in area accessibile a chiunque a qualunque titolo acceda alla scalo aeroportuale aperto a tutti dalle 4 del mattino fino alla partenza dell’ultimo volo della giornata".

"Il dispositivo di vigilanza, conforme allo standard europeo deve 'convivere' con le esigenze di marketing aeroportuali contraddistinte dalla consistente collocazione di negozi a ridosso dell’area imbarchi in cui vengono effettuate le procedure di identificazione dei passeggeri e del personale aeroportuale, il controllo dei bagagli  e dei titoli di viaggio - scrive Meoli - esigenze di marketing che a volte cozzano con quelle di sicurezza tanto che nell’ambito dello scalo aereo, in area vigilata ma comunque accessibile a chiunque, è attiva una palestra di danza contraddistinta da un’ampia vetrata che si affaccia sulla pista. Evidentemente nell’adottare misure possibili a prevenire criticità sul fronte sicurezza si è preferito in parte sacrificarle per meri interessi commerciali".

E a difesa dei negozi interviene Confcommercio Pisa con la presidente Federica Grassini e il direttore Federico Pieragnoli. “Un modo semplicistico, riduttivo e sbagliato di addossare la responsabilità di quanto accaduto alla presenza di negozi all'interno dell'aeroporto Galieli e ancora più sbagliato perché proviene da un rappresentante delle forze dell'ordine - dicono - non è che i negozi sono spuntati dalla mattina alla sera e inoltre, un buon sistema di sicurezza deve evidentemente tenere in considerazione le infrastrutture esistenti”. "Capiamo l'esigenza di difesa sindacale, ma addossare la colpa ai negozi e alla palestra rispetto a quanto accaduto lo scorso 3 aprile non ci sembra affatto un modo serio e responsabile di affrontare la questione. D'altra parte - questa la conclusione dei vertici di Confcommercio - non condividiamo affatto questa idea che per garantire la sicurezza occorrerebbe fare tabula rasa di ogni qualsivoglia attività umana. Portando alle estreme conseguenze questo ragionamento, si potrebbe spostare l'aeroporto Galilei in una landa desolata e senza servizi. Non crediamo che il segretario Meoli voglia arrivare a questi estremi, al contrario, siamo convinti che proprio la presenza di negozi e attività di ogni genere rappresentino di per sé un baluardo efficace contro i nemici della nostra libertà. Per questo giudichiamo positivamente la politica dell'aeroporto 'Galilei' di promuovere un'ampia gamma di servizi e attività commerciali all'interno dello scalo pisano”.

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