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Cronaca

Sicurezza in zona stazione, il Siulp attacca: "Dalla politica pisana soltanto parole e pochi fatti"

Il sindacato di Polizia chiede maggior collaborazione a chi governa e agli esponenti dell'opposizione

Anche il sindacato di Polizia Siulp, con il suo segretario generale provinciale Vito Giangreco, prende posizione sul tema della sicurezza in città e nella zona della stazione dopo il tragico omicidio di Halim Hamza avvenuto domenica 7 agosto. "Purtroppo ancora una volta, a seguito dell’omicidio avvenuto domenica scorsa a Pisa, in via Corridoni, il Siulp Pisa è costretto ad intervenire a tutela della Polizia di Stato preservandola da strumentalizzazioni che hanno consentito a più soggetti di affermare come quell’evento delittuoso fosse quasi figlio del degrado della zona stazione e della mancanza di un presidio fisso di polizia". "Il Siulp Pisa sostiene, fuori da sterili contrapposizioni sulla delicata materia della sicurezza e libero di non dover pagare lo scotto di una campagna elettorale, che quell’omicidio sarebbe potuto accadere in ogni luogo della città e a prescindere dalla presenza di un posto fisso di polizia".

"Ciò che però ci ha lasciato alquanto basiti come sindacato di Polizia -continua Giangreco - sono le affermazioni attribuite al sindaco Conti, quando sostiene che ci si trovi di fronte ad un 'Disimpegno del Territorio', o quando, dopo aver sostenuto di aver fatto, come amministrazione locale e Polizia municipale, la propria parte, afferma: 'Lo stesso impegno lo pretendiamo dalle altre articolazioni dello Stato presenti in città, affinché si garantiscano prevenzione e legalità per evitare il ripetersi di tragedie come quella avvenuta ieri in via Corridoni'. Parole che se pronunciate dal sindaco sono assai più gravi di quanto possono apparire e che per il Siulp necessitano di un chiarimento, per meglio comprendere se esse siano state dettate dalla costernazione del momento o, di contro, siano affermazioni ponderate e rivolte al Prefetto, al Questore, alla Polizia di Stato, alle altre Forze dell’Ordine e che come ben si comprende in tale caso
assumerebbero aspetti degni di spiegazioni anche in altri ambiti. Certamente le affermazioni di Conti non sono indirizzate alla Municipale la quale, sempre a suo dire, è l’unica forza di polizia alla quale sembrerebbe delegata la funzione di fare i controlli mirati e che in un anno è riuscita a fare circa 80 arresti, la maggior parte in zona stazione e per lo più per spaccio".

"Il Siulp ritiene necessario, oltre ai dovuti chiarimenti del sindaco, che anche il Prefetto e il Questore chiariscano se vi sono forze di Polizia che, nel rispetto delle norme e delle regole di ingaggio, non fanno il proprio dovere o se ci sono altre articolazioni che finiscono per operare in settori non prettamente di loro competenza magari facendo diminuire, in parte, quell’attenzione necessaria al degrado urbano della zona stazione che, oggi, viene scoperto non solo da chi governa la città negli ultimi 4 anni ma anche da chi la città l’ha governata precedentemente".

Giangreco conclude: "Il Siulp Pisa sottolinea la necessità di un urgente confronto con le due figure istituzionali responsabili dell’Ordine e della Scurezza Pubblica per affrontare: le condizioni in cui versa la Polizia di Stato pisana in termini di carenza di organico, del coordinamento delle forze di polizia, delle regole di ingaggio alle quali soggiacciono gli apparati della sicurezza, almeno quelli statali, gli impegni che attendono gli operatori della polizia in funzione dei futuri impegni per le manifestazioni sportive. L’auspicio è che la politica si assuma le proprie responsabilità sia quando è al governo sia quando fa l’opposizione, magari avendo la sensibilità di migliorare le condizioni di lavoro di tutti coloro che indossano la divisa e che servono quotidianamente il paese fuori da logiche propagandistiche messe in campo da chi, incapace a risolvere i problemi di sicurezza dei cittadini, cavalcando incertezze e paure, tenta di scaricare sulle spalle dei tutori dell’ordine ogni responsabilità. Il Siulp Pisa inoltre chiede a chi ha compiti istituzionali l’utilizzo di una terminologia più equilibrata che diversamente potrebbe creare tensione oltre ad una disaffezione nei confronti dei servitori dello Stato che quotidianamente si battono per tutelare la sicurezza di tutti i cittadini".

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