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Cronaca

Sicurezza, l'intervento della segreteria provinciale FSP Polizia di Stato

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Le notizie apparse sugli organi di stampa, concernenti l’emergenza sicurezza nella città di Pisa e le dichiarazioni relative all’arrivo di rinforzi, necessitano di alcune precisazioni e chiarimenti con l’esclusivo fine di fornire un quadro oggettivo ai cittadini. Lo annuncia Lorenzo Cardogna, segretario provinciale del sindacato FSP Polizia di Stato già UGL Polizia di Stato.

La FSP esprime tutta la sua preoccupazione - prosegue Cardogna – per lo stato delle cose sul piano locale. L’età media dei poliziotti è elevata e oltre il 30% dei poliziotti a breve accederà alla pensione senza che ad oggi vi sia alcuna concreta previsione di colmare completamente questo vuoto, a fronte di esigenze di sicurezza sempre maggiori. Prendendo in considerazione la sola Questura di Pisa, nel corso del 2021, si stima che andranno in pensione una quindicina di colleghi ed, al momento, è prevista l’assegnazione di soli due agenti nel mese di luglio.

Inoltre, il piano dei potenziamenti estivi, divulgato dal Dipartimento della P.S. in data 15 giugno, non prevede alcuna assegnazione temporanea nel periodo estivo per la città di Pisa mentre a beneficiarne saranno altre province limitrofe come Lucca (8 agenti assegnati) e Livorno (2 agenti assegnati).

Nella regione Toscana non è stato costituito un CPR, per gestire in modo ottimale la fase di espulsione degli stranieri irregolari, costringendo, di fatto, i poliziotti ad effettuare lunghi viaggi in auto, per accompagnare gli stranieri presso CPR ubicati in altre regioni. Una situazione antieconomica, che sottrae per giorni uomini destinati al controllo del territorio e con gravi rischi per la sicurezza dei poliziotti e degli stranieri.

Ma soprattutto – incalza il segretario della FSP - i cittadini dovrebbero sapere tutti che, ora come ora, la cosa più importante e necessaria che manca è la certezza della pena e su questo aspetto il legislatore dovrebbe intervenire con estrema urgenza. Potremmo mettere anche un poliziotto ogni dieci metri a controllare la nostra città, mettere una Questura in zona stazione o una in ogni quartiere, ma, se quando arrestiamo un delinquente, questo non va immediatamente in carcere a scontare tutta la sua pena, continueremo a vanificare il lavoro delle forze dell’ordine. Basti pensare a quanto accaduto il 12 giugno in via del Bruschetto, con l’arresto di un rapinatore ad opera delle Volanti, pluripregiudicato per reati specifici, con in atto la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria dopo essere stato scarcerato di recente sempre per rapina, commessa in piazza S. Caterina.

I colleghi – conclude Cardogna – sono stanchi e demotivati per un sistema che non funziona e per l’assenza di risposte concrete sulle questioni evidenziate, da parte di chiunque ha responsabilità di Governo.

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