Nuova presa di posizione del sindacato di polizia Siul Pisa sul tema sicurezza. Da un lato un ringraziamento al Prefetto, dall'altro una richiesta di migliore razionalizzazione dell'impiego degli agenti. Ma prima una nota polemica sul dibattito politico: "Da troppo tempo siamo costretti a registrare interventi di diverse figure, a volte non titolate, che improvvisandosi 'allenatori della sicurezza della città' forniscono le loro ricette miracolose spesso in contrapposizione con loro precedenti affermazioni".

"Lasciando loro tale svago, facendo leva sulla nostra esperienza sulle politiche della sicurezza, ci sentiamo di dire grazie al Prefetto Visconti - prosegue il segretario generale provinciale Vito Giangreco - per il suo complesso lavoro svolto in questi giorni, il quale come un ragno tenta, tra le mille difficoltà, dovute ad una serie di limitazioni imposte dalla legge e dalla crisi economica, di tessere una preventiva resistente ragnatela per fronteggiare gli attacchi alla sicurezza dei cittadini pisani, in termini di sicurezza percepita che reale".

Soddisfazione quindi per le misure messe in campo dal Prefetto, in quanto ritenute "valide nel medio e lungo termine e non le soluzioni tampone alle quali spesso assistiamo per fronteggiare l’emergenza del momento". C'è però anche una richiesta: "Al di la di una dovuta attenzione all’organizzazione interna degli Uffici di Polizia preposti alla sicurezza, sulla quale al momento esprimiamo soddisfazione, noi del Siulp Pisa riteniamo fondamentale una maggiore oculatezza di impiego delle forze di polizia".

"Si potrebbe a nostro avviso risparmiare molte risorse se si attuasse da parte delle varie figure istituzionali una più attenta e proficua politica sulla sicurezza, basata sull’ascolto, sull’integrazione e sulla mediazione, evitando un dispendio delle forze assegnate alla città così come di personale richiesto appositamente da altre località e magari dirottare tali forze proprio in quei punti e siti nevralgici, quali l’aeroporto, la stazione, piazza dei miracoli, la Rems di Volterra, sulla quale abbiamo scritto in tempi non sospetti, consentendo alle forze dell’ordine cittadine di occuparsi preminentemente di quei reati che non fanno dormire sonni tranquilli ai cittadini dell’intera provincia pisana".