rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Rifiuti dalle concerie per concimare i campi di granoturco e girasole: sei indagati

L'indagine ha portato alla scoperta di un giro di affari che, grazie a agricoltori compiacenti, permetteva di smaltire illecitamente rifiuti speciali e pericolosi

Tonnellate su tonnellate di rifiuti speciali utilizzati per concimare terreni agricoli. E' quanto è stato scoperto dalla Dda di Firenze nel corso di un'indagine che ha avuto al centro i flussi di rifiuti speciali derivanti dal trattamento dei prodotti conciari, che venivano falsamente qualificati come ammendanti compostati misti per essere illecitamente smaltiti sui campi.

Così dalle prime luci dell’alba di oggi, 9 giugno, personale della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Firenze, insieme a personale del NIPAAF - Gruppo Carabinieri Forestali di Firenze e della Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa, sta eseguendo un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Firenze - Dott. Angelo Antonio Pezzuti - che ha disposto misure cautelari agli arresti domiciliari nei confronti di quattro indagati (S.M. del 1947, P.G. del 1949, B.G. del 1977 e R.R. del 1963, tutti cittadini italiani) e di due indagati, B.A. del 1968, interdetto dalla professione di agronomo, e R.B. del 1996 interdetto dall’esercizio dell’impresa agricola.

In particolare, secondo quanto emerso, sono stati illecitamente smaltiti oltre 24.000 tonnellate di rifiuti speciali, contenenti sostanze nocive ed inquinanti, attraverso il loro utilizzo nella normale pratica agricola per concimare oltre 150 ettari di terreni agricoli coltivati a granoturco e girasole, ubicati tra le province di Pisa e di Firenze, terreni che dalle analisi effettuate sono risultati presentare una rilevante concentrazione di cromo anche esavalente e idrocarburi.
Le attività organizzate dagli indagati prevedevano, in sintesi, l’illecito recupero di ingenti quantità di rifiuti speciali, sia conferiti da una pluralità di imprese conciarie sia derivanti dalla lavorazione di sottoprodotti animali che, sulla base di fittizi certificati di analisi venivano qualificati come prodotti ammendanti compostati misti che pertanto figuravano essere idonei alla concimazione.
Successivamente vi era la fittizia vendita del presunto ammendante ad imprese agricole compiacenti che, per contro, ricevevano un compenso stabilito sulla base della quantità di prodotto 'acquistato'. Gli stessi, utilizzando documenti di trasporto e i certificati analitici fittizi, provvedevano al trasporto ed all’illecito smaltimento dei rifiuti spandendoli su terreni agricoli nella loro disponibilità.

Il GIP ha disposto anche il sequestro preventivo per equivalente fino all’importo di oltre 3 milioni di euro nei confronti del Consorzio per la gestione dei rifiuti e di alcuni indagati, calcolato come l’illecito profitto derivante dal mancato conferimento in discarica dei rifiuti speciali prodotti, oltre al sequestro di oltre 300.000 euro per gli agricoltori coinvolti che venivano 'pagati' per poter conferire i rifiuti nei loro terreni durante la normale pratica agricola. L’esecuzione di tale sequestro è stato delegato alla Sezione di PG – aliquota Guardia di Finanza.
Il provvedimento giunge al termine di una complessa e prolungata attività di indagine condotta dalla Sezione di PG - Aliquota Polizia Provinciale e dal Corpo di Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa coadiuvati nelle attività tecniche da personale dell’Aliquota Polizia Municipale e dal Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Empoli.


 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rifiuti dalle concerie per concimare i campi di granoturco e girasole: sei indagati

PisaToday è in caricamento