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Cronaca Volterra

Chiusura Smith, i sindacati contro l'azienda: "Atteggiamento cinico e irresponsabile"

Le organizzazioni sindacali accusano i vertici aziendali: "Sacrificano le prospettive di vita di centinaia di persone sull'altare del profitto". Mercoledì vertice in Regione con l'assessore Simoncini, Buselli: "Ogni iniziativa per scongiurare la chiusura"

"Dall’incontro è emersa la necessità di convocare l’azienda in tempi brevissimi, mantenendo la coesione con le Rsu e le organizzazioni sindacali". Così il sindaco di Volterra Marco Buselli al termine dell’incontro, avvenuto ieri mattina in Regione, con l’assessore alle Attività produttive Gianfranco Simoncini sulla vertenza Smith. Un incontro a cui erano presenti anche i sindaci del territorio, le rappresentanze sindacali e dei lavoratori. "Con il supporto della Regione - ha aggiunto Buselli - stiamo mettendo in campo ogni iniziativa possibile per scongiurare la chiusura dell'azienda. Abbiamo contatti con il Ministero e andremo avanti in tutti i modi possibili per evitare questo disastro, anche perché la Smith di Saline rappresenta un'eccellenza non solo in Italia ma in tutta Europa".

Intanto critiche all'azienda arrivano anche dai sindacati che in una nota congiunta - firmata Cgil, Cisl, Uil, Fim Fiom e Uilm - accusano i vertici aziendali di aver adottato un atteggiamento "irresponsabile". "Il gruppo di cui l'azienda fa parte - si legge nella nota - non versa in particolari difficoltà economico e finanziarie e la decisione assunta per lo stabilimento di Saline è finalizzata a salvaguardare i profitti a livello internazionale. Va da sé  l'inaccettabilità di un provvedimento che sacrifica le prospettive di lavoro e di vita di centinaia di persone, sull'altare del profitto".

Secondo i sindacati le motivazioni addotte dalla dirigenza della Smith per la chiusura dello stabilimento appaiono "ciniche, eccessivamente frettolose e non del tutto attendibili. E' vero, infatti, che il mercato dell'estrazione petrolifera sta attraversando un lungo momento di stallo ma, al contrario di quanto asserito dai vertici aziendali, autorevoli esperti ed osservatori dell'economia globale legata alle fonti energetiche, ne prevedono una solida ripresa nel medio periodo".

"L'atteggiamento di disimpegno della Smith - concludono i sindacati - è inversamente proporzionale alla storia ormai cinquantennale di migliaia di persone e di un intero territorio che hanno contribuito in maniera determinante ai successi dell'azienda attraverso l'impegno, le capacità e le disponibilità. Una situazione di questo tipo, per gli effetti disastrosi che potrebbe produrre in primo luogo per i lavoratori e le loro famiglie, oltreché per l'economia dell'intera Val di Cecina, delinea un tratto di irresponsabilità sociale dell'azienda, che intendiamo tenacemente contrastare".

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