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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Sociale, alta marginalità: nel 2015 aiutate oltre 1000 persone

Al convegno 'Passaggio a Nord-Ovest. Cercare la rotta nei servizi a bassa soglia' si è descritto lo stato attuale della povertà a Pisa: progetti e sostegno della Sds per circa 4000 persone dal 2013 al 2015

Oltre mille persone, vittime delle povertà economiche e relazionali, della violenza di genere, della sottomissione e dello sfruttamento, sono state aiutate nel 2015 grazie ai sistemi di interventi e servizi a bassa soglia dalla Società della Salute della zona pisana. Di questo fenomeno e, più in generale, della realtà dell'alta marginalità in Toscana, si è discusso nel convegno 'Passaggio a Nord-Ovest. Cercare la rotta nei servizi a bassa soglia' che si è tenuto a Pisa venerdì 15 aprile. Fra gli intervenuti c'erano la presidente della Sds Sandra Capuzzi e l'assessore regionale alla salute Stefania Saccardi.

Nelle aree territoriali di Pisa, Livorno e Firenze (l'area vasta Centro e Nord-Ovest della Toscana) si concentra statisticamente il più alto numero di soggetti a forte rischio di esclusione ed alta marginalità sociale. Sono qui attualmente operativi 14 servizi, di cui 6 unità mobili in contesti di consumo di droghe e di spaccio, tratta e prostituzione, 5 centri di accoglienza a bassa soglia e 3 unità di strada/postazioni attrezzate nei grandi eventi d'aggregazione. Nel triennio 2013-2015 questi servizi sono riusciti a intercettare 8.417 persone, di cui quasi 4.000 (3.919) nella zona pisana. I progetti pisani sono 'Strada facendo. Per una città che si-cura' (tossico/alcol dipendenti e senza dimora), 'Sally People' (prostituzione di strada), 'Progetto Homeless' (centro accoglienza).

"Nel 2015 sono state 1.143 le persone raggiunte da questi servizi, un dato in lieve flessione rispetto al 2013 e al 2014 quando sono state rispettivamente 1.515 e 1.262" ha ricordato il presidente di Cnca Toscana Fabrizio Mariani. "Di queste, 751 sono senza dimora e/o persone con altre problematiche socio-sanitarie importanti, 246 si prostituiscono e 146 sono tossico/alcol dipendenti". Tra i 146 tossico/alcol dipendenti, 115 sono italiani (95 maschi e 20 femmine) e 31 stranieri (tutti maschi), mentre dei 226 senza dimora intercettati in strada 120 sono italiani (93 maschi e 27 femmine) e 106 stranieri (78 maschi e 28 femmine). Infine tra le 246 persone che si prostituiscono vi sono 158 donne, 87 transessuali, e un uomo.

I DATI SULLA PROSTITUZIONE

I DATI SUI SENZA DIMORA (PROGETTO HOMELESS)

"Gli interventi per contrastare le alte marginalità sociali e la riduzione del danno - commenta Sandra Capuzzi - sono da anni sostenuti dalle Società della Salute nelle programmazioni zonali. Essi sono particolarmente importanti perché permettono di entrare in contatto con una serie di 'cittadini invisibili'. Riconoscendo i loro bisogni immediati è possibile instaurare una relazione significativa, che può diventare la base per intraprendere insieme un percorso personalizzato. Siamo dunque grati alla Regione Toscana ci ha supportato in questi progetti, riconoscendoli come azioni prioritarie".

"Prendersi cura delle persone a rischio di alta marginalità sociale, dare loro un supporto relazionale, accompagnarle ai servizi primari è un dovere di tutta la comunità - ha affermato Stefania Saccardi - senza dimenticare che questi interventi 'di prossimità' hanno salvato spesso vite umane. Per questo la Regione Toscana sostiene da molti anni queste attività a favore di persone vulnerabili con problemi di vario tipo, tra cui dipendenze da alcol e droga, problemi psichiatrici, mancanza di casa e lavoro, prostituzione. L'accordo di collaborazione siglato con Anci, le Società della salute di Pisa e Firenze, la Zona distretto di Livorno e il Cnca Toscana, intendiamo estenderlo, al prossimo rinnovo, anche alla Società della salute di Prato. Una collaborazione che, oltre a rafforzare gli interventi, ha aumentato la consapevolezza delle amministrazioni locali rispetto a un problema sociale sottovalutato e sottostimato".

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