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Cronaca Montopoli in Val d'Arno

Montopoli Valdarno: un centro antiviolenza nell'immobile sequestrato alla mafia

Un progetto reso possibile grazie al contributo della Regione Toscana

Si è svolto a Montopoli nei giorni scorsi, proprio in concomitanza con l'anniversario dell'uccisione di Peppino Impastato avvenuta il 9 maggio 1978, un sopralluogo, da parte dei membri della Giunta comunale con i tecnici e i responsabili dell'associazione Libera, ad un bene confiscato alla mafia.
"Quello della lotta alle mafie - commentano il sindaco Giovanni Capecchi e il vicesindaco Linda Vanni - è un tema che ci riguarda tutti, amministratori e cittadini, e da vicino. Oggi, in questa giornata importante, vogliamo sottolineare con i fatti l'attenzione posta sul territorio. Stiamo procedendo ai lavori sul bene confiscato che si trova nel nostro comune. Interventi possibili grazie al sostanzioso contributo ricevuto dalla Regione Toscana".

"Siamo contenti di poter restituire a breve alla comunità questo immobile destinato a casa rifugio, centro antiviolenza - continuano - grazie al lavoro che sta svolgendo il nostro ufficio lavori pubblici con la sua responsabile l'architetta Ilaria Bellini e il progettista l'architetto Alessandro Bellini insieme all'architetto Giampiero Testai della ristrutturazione dell'edificio. Grazie anche alla ditta Fratelli Alderighi Srl di San Miniato alla quale sono stati appaltati i lavori".

Il contributo regionale ammonta a 183mila euro, per completare la ristrutturazione e la manutenzione straordinaria dell'appartamento. Nello specifico le opere comprendono: la sistemazioni degli attuali locali al piano terra, con la creazione di un locale sala accoglienza, un ufficio e un bagno per i portatori di handicap, una modifica nella suddivisione degli spazi al primo piano per migliorare la distribuzione delle camere e dei bagni presenti, oltre alla realizzazione di una rampa per rendere i locali accessibili. E poi ancora, l'adeguamento degli impianti elettrici idrosanitari e termici, la riqualificazione delle facciate e la risistemazione del giardino.

Entro la chiusura dei lavori, prevista intorno al mese di novembre, sarà pubblicato il bando per l'assegnazione dell'appartamento che sarà destinato a casa rifugio, centro antiviolenza.

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