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Cronaca Pontedera

Carenza infermieri all'ospedale di Pontedera: "Verificheremo la soluzione tampone dell'Asl"

Gli infermieri hanno accettato la proposta dell'azienda sanitaria per quanto riguarda l'integrazione di personale nel Blocco Operatorio. "Le assunzioni restano necessarie" dice il segretario provinciale di Nursind

Tutto rientrato. Almeno per il momento. Gli infermieri dell'ospedale di Pontedera hanno deciso ieri, venerdì 21 ottobre, nel corso di un'assemblea, di testare la soluzione prospettata dall'Asl, in seguito alla denuncia dei problemi di carenza di organico in forze al Blocco Operatorio, con conseguenti ripercussioni sulla reperibilità a cui era costretto il personale. "E' stato deciso di verificare per un paio di mesi la proposta dell'azienda, che noi consideriamo una soluzione sperimentale per fare fronte alle difficoltà del periodo" spiega Daniele Carbocci, segretario provinciale del Nursind Pisa.

Nei dettagli l'azienda ha stabilito di integrare il personale del Blocco Operatorio con gli infermieri delle sale operatorie ambulatoriali. Si parla di tre infermieri che dunque andranno a dare sostegno ai colleghi impegnati nella sale operatorie principali. "Certo non sono i cinque infermieri di cui secondo noi il reparto avrebbe bisogno, ma apprezziamo comunque lo sforzo dell'azienda - prosegue Carbocci - avevamo già avanzato una soluzione di questo tipo, ma l'Asl non ci aveva ascoltato, ora l'hanno accolta e siamo soddisfatti anche se poteva già essere stata applicata. Questa soluzione in qualche modo è positiva sia perchè risolve la carenza di personale del Blocco Operatorio sia perchè il personale delle sale ambulatoriali va ad integrarsi subito anche per quanto riguarda la reperibilità". Così i due settori non sono più considerati due blocchi distinti, ma quasi un'unica sezione.

L'Asl dunque in un primo momento non prevede assunzioni. "Nuovo personale è ciò che a nostro avviso risolverebbe ogni problema, ma verificheremo nelle prossime settimane come funzionerà questa soluzione - sottolinea Carbocci - potrebbe andare tutto bene e quindi ciò significherebbe che il personale delle cosiddette 'salette ambulatoriali' era in eccesso, oppure a lungo andare potrebbero esserci ripercussioni sull'attività di queste 'salette' con conseguente allungamento delle liste d'attesa. Vedremo dunque a quel punto il da farsi. L'azienda potrebbe decidere anche di ridurre il servizio delle sale minori".

Il sindacato degli infermieri pretende comunque chiarezza. "Abbiamo intenzione di chiedere un incontro con l'azienda per capire quali sono le intenzioni future - conclude Carbocci - vogliamo i tempi delle assunzioni prospettate (l'Asl aveva parlato di 5 ingressi a tempo determinato, ndr), siamo abituati agli annunci, ma ora vogliamo i fatti".

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