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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Sospettati di terrorismo: scatta l'arresto per i tre indagati, due vivono a Pisa

E' stata applicata la mattina di sabato 24 febbraio la misura cautelare in carcere richiesta da mesi, ma ferma per la procedura processuale

Nelle prime ore di oggi, 24 febbraio, i Carabinieri del R.O.S. di Pisa hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale del Riesame di Torino nei confronti dei cittadini tunisini Afli Nafaa (27 anni), Mejri Bilel (26 anni) e Ben Saad Marwen (31 anni), ritenuti gravemente indiziati del reato di associazione finalizzata al terrorismo internazionale.

Si tratta dei tre uomini già individuati dalle forze dell'ordine nei mesi scorsi, ma che non potevano essere arrestati per la non decorrenza dei termini utili all'esecutività della misura cautelare. Si doveva attendere il giudizio della Cassazione, in pratica l'esito del 'processo' sulla possibilità di eseguire la misura preventiva, in prima battuta respinta. Le manette sono scattate nelle prime ore di oggi in quanto ieri si è svolta l'udienza del competente collegio della Cassazione. Mejri Bilel e Ben Saad Marwen sono stati prelevati dalle rispettive abitazioni nella città di Pisa, Afli Nafaa a Varese.

L'indagine

Il provvedimento restrittivo scaturisce dagli elementi raccolti nell'ambito dell'indagine denominata 'Taliban' coordinata dalla Procura della Repubblica torinese, volta a contrastare il fenomeno dei 'foreign fighters' e 'lone wolves', partita nell'autunno del 2015. Il gruppo sotto esame era composto da 5 persone, che avevano richiesto un permesso di soggiorno per motivi di studio all'Università di Torino. Gli accertamenti degli inquirenti avrebbero evidenziato la mancata frequentazione dei corsi di studio, al pari della loro vicinanza ad ambienti di ideologia terroristica islamica. Durante la permanenza fra Torino e Pisa gli indagati si sarebbero inseriti nel tessuto sociale dedicandosi a svariate attività delittuose, specialmente al traffico di sostanze stupefacenti.

In seguito sarebbe emersa la loro adesione allo Stato Islamico, con particolare riferimento alla fazione di Ansar al-Sharia in Tunisia, con poi la condivisione su internet di materiale di propaganda jihadista. A preoccupare le loro frequentazioni: la partecipazione ad un comizio di Ansar Al-Shari'a (organizzazione terroristica di
origine egiziana) a Tunisi, tenuto dal leader Abu Ayad (ucciso nel 2015 dai bombardamenti dell'Aeronautica USA) e la conoscenza di altri due soggetti poi partiti per la Siria come foreign fighters e morti in combattimento. Rilevante per l'indagine la loro ammirazione sui social network nei confronti di militanti morti nei teatri di guerra per la causa jihadista.

Del gruppo di 5 facevano parte Chihaoui Bilel e Tebini Bilel. Il primo è stato espulso da Pisa nell'agosto 2016 perché sospettato di essere in procinto di fare azioni suicide. Il secondo si è allontanato dal territorio nazionale. Nel maggio del 2017 la Procura della Repubblica di Torino aveva richiesto al Gip l'emissione di un provvedimento cautelare nei confronti di tutto il gruppo per associazione finalizzata al terrorismo internazionale. Da qua la vicenda sulle misure cautelari che si è conclusa oggi con l'arresto dei tre indagati.

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