Cronaca

Parcheggi selvaggi, la denuncia di un lettore: "Ce ne sarebbero di multe da fare"

Fausto ci ha inviato molte foto che testimoniano quanto sia diffuso il fenomeno della sosta fuori dagli stalli: le auto sono parcheggiate un po' ovunque, addirittura nelle corsie di marcia, oltre che nelle piste ciclabili e nelle corsie preferenziali

Redazione 29 agosto 2013 17:16

Macchine parcheggiate sulla pista ciclabile, sulle strisce pedonali o addirittura direttamente sulle corsie di marcia. Non siamo in una grande metropoli, come Roma o Milano, ma a Pisa, nella nostra città. E' un lettore, Fausto, che ci descrive la giungla che ogni giorno incontra nella patria della Torre più famosa del mondo, il tutto corredato anche da molte fotografie che testimoniano più di mille parole la situazione.

"Avete notato che vigili, polizia varia e carabinieri raramente fanno rispettare il codice della strada soprattutto sui parcheggi selvaggi? - ci dice Fausto - La cosa fastidiosa è che i furboni restano impuniti mentre le infrastrutture che ci sono e abbiamo pagato con le tasse restano inutilizzabili ai più: piste ciclabili, rampe per disabili, rastrelliere bici, niente si salva in questo far west dove vince il più arrogante e spregiudicato automobilista".

Poi Fausto ci fa un lungo elenco di alcune infrazioni trovate (potete vedere le immagini nella gallery qui sotto):

- Semaforo di via Benedetto Croce è uno dei migliori. La corsia per girare a sinistra è sempre bloccata da auto in sosta. Ho trovato un olandese che si era accodato con molta calma;

- Davanti alla prefettura, oggi c'erano due macchine al posto dello scooter a bloccare la rastrelliera;

- Dal Lungarno al Palazzo dei Congressi...auto bloccavano la strada satura per colpa dei lavori in corso;

- Il genio di Piazza Guerrazzi blocca la rampa handicap di fronte al market sardo.

"La città è piena di questi casi, ce ne sarebbe da fare di multe, tante da cancellare la tares, taser e altre tasse locali - conclude con amarezza il nostro lettore - l'abitudine non ce le fa vedere e crediamo che tutto vada abbastanza bene, finché non si va a vedere veramente cosa succede e si contano i vari casi... Allora si capisce che le proporzioni del problema sono preoccupanti".