Via Pietrasantina, scambio di droga nella ex sede della Croce Rossa: arrestato
I Carabinieri sono stati insospettiti da due persone, un probabile tossicodipendente e uno spacciatore già noto alle forze dell'ordine, che si sono appartate nell'area della sede abbandonata. Qui è avvenuto lo scambio dello stupefacente
Ancora un episodio di spaccio di droga in via Pietrasantina a Pisa, nei pressi della ex sede della Croce Rossa. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, mentre nel pomeriggio di sabato effettuavano in borghese un normale servizio di controllo del territorio nei pressi del parcheggio scambiatore, hanno notato una persona in bicicletta, probabilmente un tossicodipendente, seguito a breve distanza da un nordafricano.
I militari, che conoscevano bene il tunisino, già arrestato e denunciato più volte, hanno capito subito che da lì a poco ci sarebbe stata una cessione di sostanza stupefacente, per cui hanno deciso di seguire la persona in bicicletta che nel frattempo si era fermata a parlare con il tunisino: entrambi hanno percorso a piedi alcune vie laterali, forse per dare meno nell’occhio, seguiti dai Carabinieri sia in auto che a piedi.
Il cittadino nordafricano e l’acquirente si sono recati in via Livenza e da lì in via Serchio, percorrendo un sentiero sterrato che porta ai locali abbandonati della ex Croce Rossa: da lontano i militari, opportunamente nascosti, hanno notato la cessione di qualcosa e contemporaneamente la consegna di denaro.
Successivamente i due sono tornati verso via Pietrasantina e si sono separati: immediato l’intervento dei militari in borghese e di una pattuglia del Radiomobile, che nel frattempo era stata avvisata e che ha bloccato il tossicodipendente, trovandolo in possesso di una dose di cocaina e due di hashish.
Il tunisino, seguito dal personale in borghese, ha provato a scappare imboccando però una via a fondo chiuso, così è stato immediatamente raggiunto ed arrestato. Sottoposto a perquisizione, sono state rinvenute altre due dosi di cocaina, un cellulare nuovo e 380 euro, sequestrate in quanto ritenute provento dell’attività di spaccio.
Il tunisino, arrestato negli stessi locali abbandonati ad agosto e alternativamente arrestato e denunciato più volte, sempre per stupefacenti, già dal 2007, è stato sottoposto nella mattinata al rito direttissimo: difesa ed accusa non hanno raggiunto l'accordo sul patteggiamento, per cui il processo è stato rinviato; nel frattempo per il tunisino è stato disposto l’obbligo di firma una volta al giorno presso la Stazione dei Carabinieri.