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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Cep

Sparatoria al Cep: condannato a 15 anni e 9 mesi il giovane che aprì il fuoco

Patrizio Iacono è stato ritenuto colpevole di tentato omicidio, lesioni gravissime, porto abusivo di armi ed evasione. La sentenza del Gip martedì mattina

Patrizio Iacono, il 22enne sardo che febbraio dello scorso anno sparò contro alcuni clienti della Caffetteria Tirreno, al Cep, ferendo 4 persone, è stato condannato a 15 anni, 9 mesi e 10 giorni di reclusione. La sentenza è stata emessa oggi, martedì 30 aprile, dal gip del Tribunale di Pisa, Donato D'Auria, al termine del processo celebrato in rito abbreviato.

Il 22enne, che all'epoca dei fatti si trovava agli arresti domiciliari per aver già tentato di uccidere un suo coetaneo ad Alghero, è stato riconosciuto colpevole dei reati di tentato omicidio, lesioni gravissime con il vincolo della continuazione, porto abusivo di arma, detenzione di illegale di armi ed evasione. Per il giovane il Pm aveva chiesto una pena di 18 anni, ridotta a 12 con lo sconto di un terzo per il rito abbreviato, ma il giudice ha optato per una sentenza più dura. La difesa dell'imputato, al momento rinchiuso nel carcere di Volterra, ha già annunciato che presenterà ricorso in appello dopo la lettura delle motivazioni attese entro 30 giorni.

La sparatoria avvenne di mattina. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Iacono, dopo essere stato rimproverato dagli avventori del bar per i suoi passaggi spericolati in sella a una moto, andò a procurarsi una pistola e tornò poco dopo aprendo il fuoco contro le persone sedute ai tavolini fuori dal locale, per darsi poi alla fuga. Iniziò così una caccia all'uomo che si concluse dodici ore dopo, con Iacono che venne rintracciato poco distante dalla sua abitazione.

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