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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Pontedera

Fu denunciato per spari con la scacciacani, in realtà usò anche un'arma vera e ferì un giovane

Il caso è avvenuto a Pontedera nel giugno del 2022. Si sono chiuse le nuove indagini dei Carabinieri a carico dell'allora 28enne: fece rumore per coprire una vera aggressione con colpi di pistola

Dal diverbio con altri giovani all'azione dimostrativa, davanti il locale di Viale Italia a Pontedera, con gli spari fatti con una pistola scacciacani modificata affinché sembrasse vera. Pareva "solo" questo, ma le indagini dei Carabinieri sono proseguite ed oggi la ricostruzione si aggrava: usò prima anche un'arma vera, ferendo un ignaro passante. L'azione successiva con la scacciacani potrebbe essere stata una 'copertura', per giustificare gli spari precedenti. E' quanto emerge all'esito dell'operazione 'Mezzanotte di fuoco', con i militari della Compagnia che hanno in questi giorni chiuso le indagini avviate fin da quella notte del 25 giugno 2022.

L'episodio noto, da cui sono partiti gli accertamenti, è quello che aveva portato alla denuncia dell'oggi 30enne, autore di una scorribanda per spaventare alcuni 'rivali'. Quasi un anno fa infatti, i Carabinieri intervennero nei pressi di un locale vicino il Ponte Napoleonico, dopo la segnalazione al 112 di alcuni abitanti che denunciarono di aver sentito forti rumori simili proprio a colpi d'arma da fuoco. Durante il sopralluogo i militari non avevano riscontrato problemi, fino a che un'auto sfrecciò in zona, esplodendo gli spari con la scacciacani. Ne seguì un insegumento e il giovane fu fermato. Fu lui a spiegare di aver compiuto quell'azione per spaventare alcuni suoi coetanei che si trovavano in Viale Italia e con i quali, poco prima dell'arrivo dei Carabinieri, si era azzuffato a causa di vecchi rancori.

Gli accertamenti però sono proseguiti, visto che poi un ferito è comparso successivamente: dopo diverse ore dall'episodio, ormai a sera, arrivò al Comando la segnalazione della presenza al Pronto Soccorso di Pontedera di un 25enne rimasto ferito ad un arto inferiore; tale lesione era compatibile con quella di un'arma da fuoco. La vittima raccontò di essere stato colpito mentre camminava verso casa, in Viale Italia. Non era ricorso prima alle cure per paura. Il quadro ora era ben diverso da prima: troppo sospetta la coincidenza di casistica, luogo e periodo di tempo. Partì così 'nuova' indagine.

Gli accertamenti dei militari, in concerto con il competente Pubblico Ministero della Procura di Pisa, sono proseguiti fino a novembre scorso. Sono stati acquisiti i filmati di videosorveglianza, insieme all'audizione di numerose persone informate sui fatti, più sopralluoghi e ricerche ed altre attività tecniche. Dal complesso investigativo sarebbero emerse "chiare responsabilità" a carico del giovane denunciato per avere esploso i colpi a salve: la finalità ipotizzata dell'azione eclatante è stata quella di crearsi una sorta di alibi rispetto all'utilizzo della vera arma da fuoco. Il 30enne aveva quindi, secondo la ricostruzione degli inquirenti, sparato davvero più colpi in direzione dei soggetti con cui aveva avuto una lite, finendo per raggiungere con un proiettive vagante la vittima 25enne. 

L'Autorità Giudiziaria di Pisa ha quindi emesso un provvedimento di conclusione delle indagini preliminari notificato all'indagato, ritenuto responsabile delle lesioni cagionate alla persona ferita dal colpo d'arma da fuoco, per avere detenuto e portato in luogo pubblico una pistola senza alcuna autorizzazione e per avere esploso più colpi in centro abitato lungo la pubblica via.

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