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Cronaca

Spazi culturali in città: "Sottoutilizzati e quartieri popolari abbandonati"

Sindacato Generale di Base, Sinistra Per e 'Mi riconosci? sono un professionista dei beni culturali' lanciano le proprie proposte all'amministrazione

La cultura al centro del dibattito, per uno sviluppo turistico ma anche sociale della città. E' quanto vogliono riaffermare il Sindacato Generale di Base, la lista studentesca Sinistra Per e gli attivisti della campagna 'Mi riconosci? sono un professionista dei beni culturali', che lo scorso 19 luglio hanno lanciato le proprie proposte, dirette all'amministrazione Conti.

Si parte dai punti critici: "Alla nuova amministrazione di destra presentiamo un quadro veritiero ma desolante, vogliamo precise risposte e soluzioni che potranno uscire solo dall'effettivo confronto con studenti e operatori, molteplici sono del resto le figure invisibili del lavoro sottopagato e non addirittura gratuito che pullula nella città di Pisa, per non parlare poi dei tanti precari e lavoratori occasionali su cui si sorregge parte dell'economia del territorio. L'estate è, anzi dovrebbe essere, la stagione culturale di popolo approfittando delle condizioni meteo e delle piazze cittadine. Ma da anni ormai non esiste una estate pisana se non quella che ruota attorno al Giugno Pisano. Nessuna iniziativa nei quartieri, questo è il dato saliente. Oggi nessuno sembra occuparsi dei quartieri, intesi come spazi aperti, vivibili e pieni di iniziative, premessa indispensabile per combattere i ghetti, l'isolamento, le devianze".

"Partiamo dagli spazi comunali inutilizzati o sottoutilizzati - affermano ricercatori e studenti - come il complesso museale Sms. Di chi è la colpa? Sicuramente di chi ha pensato alle grandi opere senza una progettualità sociale. Spazi inutilizzati o sperpero di soldi come quel teatro al Calambrone, autentica cattedrale nel deserto, inaugurato dalla passata Giunta e poi abbandonato". Nel quadro gli studenti sono "troppo collegati alla 'malamovida' senza offrire un'alternativa culturale ad una città che vive (anche e non solo) di giovani provenienti da tutto il Paese, riducendo un problema politico della nostra città ad una mera questione di ordine pubblico".

Sinistra Per, 'Mi riconosci' e Sindacato Generale di Base avanzano le loro proposte, che saranno portate all'attenzione delle future commissioni consiliari:

- una carta dei diritti degli operatori culturali che assicuri tutele salariali, contrattuali e il riconoscimento di uno status indispensabile;

- un tavolo con tutte le realtà culturali del territorio pisano per organizzare a settembre un cartello di iniziative proprio negli spazi Sms. "Il Comune metta a disposizione gratuitamente i suoi spazi, un impianto audio, si decida un cartello di iniziative con le realtà culturali. Per farlo bisogna rivedere il Regolamento comunale del Patrimonio";

- coinvolgere le realtà studentesche e non nella gestione degli spazi comunali;

- previsione di interventi culturali e sociali direttamente nei quartieri popolari destinando un budget a tale scopo fin dal prossimo Bilancio comunale;

- uso degli spazi delle ex circoscrizioni per le attività culturali autunno e inverno.

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