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Cronaca

Coronavirus, a Pisa è iniziata la sperimentazione degli anticorpi monoclonali Astrazeneca

E' il primo ospedale in Italia ad aver ottenuto il via libera. La sperimentazione verrà effettuata su pazienti pauci-sintomatici e in fase precoce di malattia per evitarne la progressione

E' partita ieri ufficialmente a Pisa, primo ospedale in Italia, la somministrazione sui pazienti dell’anticorpo monoclonale Astrazeneca contro il Covid-19, nell’ambito della sperimentazione clinica mondiale avviata dal colosso farmaceutico (che coinvolge 5 centri in Italia e un centinaio di ospedali nel mondo), riservata a pazienti pauci-sintomatici e in fase precoce di malattia, per evitarne la progressione.
Venerdì scorso era arrivato il farmaco nella farmacia ospedaliera e, avendo completato tutti i passaggi procedurali previsti, con l’approvazione da parte del Comitato etico di area vasta nord-ovest, l’Ospedale di Cisanello ha avuto per primo il via libera per arruolare pazienti nello studio. Così, non appena sono state individuate due persone Covid-positive con le caratteristiche cliniche idonee e che hanno fornito il consenso a partecipare, la sperimentazione clinica è partita.

Dopo iniezione di fiala intramuscolo all’Edificio 13, nell’area dedicata dell’Unità operativa di Malattie infettive, sono stati tenuti in osservazione e poi dimessi. Ora saranno monitorati in remoto dal team degli infettivologi sull’evoluzione della patologia.
Il promotore dello studio è l’Aoup nella persona del professore Francesco Menichetti, direttore delle Malattie infettive nella veste di PI-Principal investigator, coadiuvato dal professore Marco Falcone e da un team di medici e infermieri dell’Unità operativa di Malattie infettive. La sperimentazione clinica è controllata, in cosiddetto 'doppio cieco' (randomizzazione causale), nel senso che i pazienti possono ricevere l’anticorpo o il placebo.

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“E’ un’ottima notizia che sia partito anche questo binario parallelo nella battaglia contro il Covid-19 che stiamo conducendo con la campagna vaccinale - dichiara l’assessore regionale Simone Bezzini - perché questi monoclonali intercettano pazienti con patologia lieve che, in questo modo, vengono inseriti in un altro fronte importante per combattere questa pandemia, consapevoli che servirà ancora impegno da parte di tutti per arrivare fiduciosi all’immunizzazione di tutta la popolazione”.
A breve verrà allestita all’Edificio 13 un’area ambulatoriale dedicata proprio alla sperimentazione degli anticorpi monoclonali dal momento che Pisa è coinvolta anche nell’imminente avvio della sperimentazione di fase 3 del farmaco messo a punto dal team di ricerca del professore Rino Rappuoli con la Fondazione Toscana Life Science e presto arriveranno anche i monoclonali prodotti da Regeneron Roche e Eli Lilly, sui quali si attendono però ancora da Aifa indicazioni per l’utilizzo clinico.

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