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Cronaca Piazza dei Miracoli

Bancarelle, il Comune rincara la dose: via anche quelle in via Maffi

Con una nuova delibera di giunta, l'amministrazione comunale sottolinea la volontà di andare dritta per la sua strada senza cedere alle richieste dei venditori e delle associazioni di categoria. Dubbi dal Pdl

Non sono solo le bancarelle lungo il muro del Museo delle Sinopie in Piazza dei Miracoli a doversi spostare nel parcheggio di Via Pietrasantina, ma anche quelle in Via Cardinale Maffi per i lavori della Fondazione Comel e dell'Opera della Primaziale. Così recita la delibera di giunta numero 49 del 22 marzo che va ad integrare il primo atto dello scorso 6 marzo in cui si predisponeva lo spostamento. Il Comune quindi dimostra di non voler fare dietrofront su una questione che ha visto l'accesa protesta degli stessi venditori supportati dalle associazioni di categoria, contrarie ad uno spostamento che andrebbe a minare l'attività delle tradizionali bancarelle di fronte alla Torre Pendente. L'amministrazione comunale, nella stessa delibera di giunta numero 49, ribadisce che si tratterebbe di una sistemazione provvisoria e che il parcheggio di Via Pietrasantina non sarebbe incompatibile con l'attività commerciale delle bancarelle.

Perplesso sulla questione il capogruppo del Pdl Giovanni Garzella che definisce la decisione della giunta Filippeschi "una scelta politica e non una esigenza urgente ed improrogabile per motivi edilizi".

"Si vuole mandare in crisi 43 attività commerciali oltre a circa 200 famiglie tra gestori dipendenti e indotto e si vuole trasformare una area a parcheggio nata con la legge Tonioli in un mercato sottraendo posti auto necessari ed indispensabili alla città - aggiunge l'esponente del Pdl - la riprova sono le due delibere di giunta del 6 e del 22 marzo che a mio parere impropriamente si occupano di una problematica strettamente di competenza del consiglio comunale".

Dubbi anche sulla tempistica dello spostamento temporaneo.
"Quando si parla di provvisorio e temporaneo si dovrebbe specificare il tempo - sottolinea Garzella - infatti i cittadini che chiedono all'amministrazione autorizzazioni di qualsiasi sorta provvisorie e temporanee devono specificare da quando e per quanto. Perchè questo non dovrebbe accadere anche per il 'palazzo'? Inoltre quale è la collocazione definitiva prevista? Se non si stabilisce il definitivo non può essere chiaro neanche il tempo di provvisorialità. Per questi motivi ho inoltrato una richiesta di verifica di competenza alla Prima Commissione di Controllo e Garanzia ed al segretario generale".

 

 

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