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Cronaca Vecchiano

'Un’altra strada è possibile': passa da Vecchiano la staffetta contro la prostituzione

L'iniziativa della Comunità Papa Giovanni XXIII parte da Firenze e arriva a Viareggio. Quasi 24 ore di marcia per sensibilizzare la cittadinanza sul problema della tratta degli esseri umani

Una corsa podistica nei luoghi della prostituzione per dire no alla tratta degli essere umani, spesso giovani ragazze anche minorenni. L'iniziativa è della Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi, in collaborazione con l'associazione 'Run X You'. Sarà una staffetta di 120 chilometri, ininterrotta per circa 23 ore, su strade urbane ed extraurbane con partenza dal centro di Firenze e arrivo a Viareggio, passando per Campi Bisenzio, Agliana, Montecatini Terme, Altopascio, Lucca, Vecchiano.

L'evento si chiama 'Un'altra strada è possibile'. In Italia si stima che siano tra le 75mila e le 120mila le vittime della prostituzione. Il 65% è in strada e il 37% è minorenne, tra i 13 e i 17 anni. Anche il territorio della provincia pisana è interessato, dove si calcola che in media, nei comuni di Pisa, San Giuliano Terme e Vecchiano operino ogni giorno 90 prostitute.

La partenza della lunga marcia è prevista da Piazza della Repubblica a Firenze alle 18 di venerdì 13 maggio, con conclusione prevista a Viareggio per sabato intorno alle ore 17.30. Il ritmo sarà blando, per permettere a tutti i cittadini interessati di partecipare. La tappa di Vecchiano si incardina fra la ripartenza da Lucca verso Filettole, prevista per le 11.30, e la pausa-incontro fissata per le 13.30 circa nello spiazzo sotto il viadotto dell'autostrada a Vecchiano, quasi in fondo a via Traversagna.

"Ci sarà un punto ristoro per i podisti - spiega l'associato ed incaricato della tappa di Vecchiano Daniele Barretti - con un piccolo evento collegato al tema dell'iniziativa. Sarà presente anche il sindaco di Vecchiano. E' stato scelto questo luogo, di percorrere via Traversagna, perché nota strada di prostituzione. E' zona di passaggio e giorno e notte, pioggia o sole, in ogni periodo dell'anno, si vedono sempre donne, molto spesso di colore e molto giovani, probabilmente minorenni. Una situazione conosciuta, purtroppo".

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