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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Olio: dopo il disastro quest'anno la stagione è super

La stagione che si prospetta è decisamente positiva e nettamente diversa rispetto a quella passata quando la produzione fu scarsa. Da Coldiretti mettono in guardia i consumatori: occhio al prezzo e leggete bene l'etichetta

E’ l’anno della rinascita per l’olivicoltura pisana. Dopo un 2014 disastroso che finirà negli annali come la peggiore delle stagioni degli ultimi cinquant’anni con raccolti quasi azzerati e produzioni ai minimi storici, per l’olio extravergine sarà un’annata decisamente positiva. Gli olivi sono carichi, le olive sono grandi e molto belle, elementi che preannunciano insieme ad un raccolto generoso anche qualità eccellente in linea con la tradizione. Lo confermano Coldiretti Pisa ed il Consorzio di Tutela per l’olio extravergine Toscano Igp che stanno monitorando da settimane in tutta la provincia lo stato di maturazione finale delle olive con i primi raccolti e le prime spremiture.

A livello locale l’olivicoltura interessa 5.000 aziende, quasi 8 mila ettari di superfice ed una produzione, in una stagione media, di circa 70.000 quintali di olio (dati Istat). La raccolta delle olive inizia tra questo weekend e l’inizio della prossima settimana per molte aziende sotto tutti i più buoni auspici e con un aumento della produzione di olio raddoppiata, se non triplicata, rispetto all’anno scorso. “La guardia - spiega Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Pisa ed olivicoltore - va tenuta alta fino a che non avremo il prodotto in frantoio, ma rispetto alla passata stagione è tutta un’altra storia. Gli ultimi mesi sono stati decisivi e provvidenziali. L’andamento climatico è stato un alleato importante, come lo è sempre, ma questa volta ci ha sostenuto e ci permetterà di raccogliere tante olive e molto belle. Stagione positiva. Ci voleva”.

Un suggerimento ai consumatori: occhio al prezzo e leggete bene l’etichetta. Sotto accusa è la mancanza di trasparenza nonostante sia obbligatorio indicarla per legge in etichetta dal primo luglio 2009, in base al Regolamento comunitario n.182 del 6 marzo 2009. “Sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi impossibile, nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte 'miscele di oli di oliva comunitari', 'miscele di oli di oliva non comunitari' o 'miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari' obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva. La scritta - spiega Aniello Ascolese, direttore Coldiretti Pisa - è riportata in caratteri molto piccoli, posti dietro la bottiglia e, in molti casi, in una posizione sull’etichetta che la rende difficilmente visibile. Inoltre spesso bottiglie con extravergine ottenuto da olive straniere sono vendute con marchi italiani e riportano con grande evidenza immagini, frasi o nomi che richiamano all’italianità fortemente ingannevoli. Ecco perché preferire olii a denominazione, Igp o Dop, olio prodotti direttamente dalle aziende agricole e venduti nei mercati dei produttori o in alternativa fate molto bene attenzione all’etichetta. Un litro di olio non può costare 3-4 euro al litro. E’ praticamente impossibile. Il prezzo è il primo campanello di allarme”.

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