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Cronaca

Imprese, nuove start up innovative: la Provincia di Pisa seconda in Toscana

Da un'analisi della Camera di Commercio pisana su dati InfoCamere Pisa risulta, con 26 iscritte, la seconda provincia della Toscana per numero di nuove aziende innovative, quindicesima in Italia. La fanno da padrone le attività informatiche

Segnali incoraggianti dal mondo dell'imprenditoria innovativa pisana, seppure i numeri appaiono ancora ridotti. Secondo l'analisi condotta dall'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Pisa sui dati InfoCamere, relativi alla sezione del registro delle imprese sulle start-up innovative, la provincia di Pisa conta sul suo territorio 26 nuove aziende nate a partire dalle agevolazioni previste dal decreto "Crescita 2.0" dell'ottobre 2012. A livello nazionale sono 1792 le società sorte grazie agli sgravi fiscali, con in testa alle classifiche la Lombardia (355 unità) e l'Emilia-Romagna (202 unità). Sesta la Toscana con 128 imprese.

Seconda solo a Firenze (46 unità) in Regione, Pisa è quindicesima su 99 nella classifica nazionale delle provincie, risultando quindi nel gruppo di testa. La prima iscrizione alla sezione speciale del registro delle imprese pisano risale al 13 febbraio 2013. Oggi sono 26, sono tutte società a responsabilità limitata ed hanno come oggetto sociale prevalente “lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico”.

Le attività che vengono ricoperte riguardano su tutti "software e consulenza informatica" (8 aziende) e "ricerca scientifica e sviluppo" (6 aziende). Risultati importanti secondo la Camera di Commercio di Pisa, come racconta il presidente Piefrancesco Pacini: "Una crescita che non ci sorprende, perché frutto di un lavoro che viene da lontano. Da 10 anni la Camera sostiene l'innovazione, non solo con un premio annuale, ma investendo 2,7 milioni di euro in un apposito Fondo Rotativo. Tale strumento ha supportato 18 neo imprese ad alto potenziale di crescita. Numeri piccoli, ma molto significativi come si evince nel confronto nazionale".

Sette delle 26 imprese fanno parte del Club delle Imprese Innovative della Camera di Commercio, un organismo istituito nel 2003 per favorire l'avvio di collaborazioni con venture capitalist. Altre quattro hanno usufruito del fondo rotativo, uno strumento di finanziamento delle imprese dove la Camera sottoscrive quote di capitale di minoranza fino a 200mila euro, con l'impegno per i soci di riacquistare le quote ad un presso prefissato entro i 3 anni successivi.  

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