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Cronaca

Educatrici degli asili comunali in stato di agitazione, Sgb: "Dov'è la disponibilità dell'amministrazione?"

La replica del Sindacato Generale di Base al punto sui servizi educativi reso noto dal Comune dopo la protesta delle lavoratrici

Risponde il Sindacato Generale di Base alla nota di Palazzo Gambacorti in seguito allo stato di agitazione proclamato dalle lavoratrici degli asili nido e delle scuole dell'infanzia comunali lo scorso 8 gennaio dopo un'assemblea sindacale.

I motivi della protesta

"In attesa della convocazione, prevista per martedì 16 gennaio, al tavolo in Prefettura a seguito della proclamazione dello stato di agitazione - sottolineano dal Sindacato Generale di Base - merita risposta il comunicato dell'amministrazione comunale perchè da quanto dichiarato sembrerebbero i servizi educativi al centro dell'attenzione del sindaco. Noi pensiamo che tutti i servizi, indistintamente, dovrebbero avere la necessaria attenzione, per esempio alla cultura, al turismo e alle manifestazioni storiche manca un dirigente da settimane perchè il sindaco non ha ancora attribuito l'incarico".

"La lista dei problemi sarebbe lunga, gli impegni assunti e disattesi per la Polizia Municipale (il concorso per i 'D' arriva con mesi di ritardo, di quello per i 'C' si è persa traccia), per gli amministrativi (agli sportelli sono rimaste poche unità), per i tecnici - proseguono da Sgb - il piano occupazionale del 2017 non è ancora terminato, inspiegabilmente da sei mesi si rinvia il concorso per gli autisti scuolabus".

"Per restare alla scuola - proseguono - ricordiamo che la richiesta sindacale era di 56 unità, sei assunzioni part time, una per nido. Invece, l'amministrazione ha deciso di assumere solo due unità full time quando con sei part time il costo sarebbe stato di poco superiore. Piuttosto che assumere educatrici e maestre, si preferisce pensare ad una seconda coordinatrice pedagogica, una figura che poi sarà utile per controllare le strutture private che in una decina di anni anni hanno preso sempre più corpo. Meno di 15 anni fa nei nidi c'erano 30 unità in più di oggi, da settembre ad oggi l'amministrazione non ha mai risposto alle lavoratrici e al sindacato, nasce da qui la protesta delle educatrici e della Rsu. Dov'è allora la disponibilità dell'amministrazione? Forse nelle enunciazioni elettorali perchè la realtà dice ben altro".

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