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Cronaca Volterra

Stato di agitazione dei lavoratori dei musei volterrani: solidarietà dalla sezione toscana 'Mi Riconosci?'

Il gruppo di operatori chiede un intervento immediato da parte dell'amministrazione comunale

Gli attivisti di 'Mi Riconosci?', che da anni denunciano la situazione "ormai insostenibile dei professionisti del settore culturale, rimarcano il loro sostegno ai lavoratori e chiedono all'amministrazione volterrana di intervenire in modo immediato per sanare una condizione che, ancora una volta, lede la dignità di chi garantisce i servizi culturali, meritevoli di premi e onorificenze". Così il gruppo toscano degli operatori della cultura interviene su quanto sta accadendo nella città etrusca, dove sia i sindacati che l'assessore Dario Danti hanno chiesto il ritiro del bando per l'affidamento dei servizi dei musei cittadini, bando che non tutelerebbe abbastanza i diritti dei lavoratori. 

"Il 24 luglio - ripercorrono i 'Mi Riconosci?' - le 30 lavoratrici e lavoratori in appalto hanno manifestato in piazza per proteggere i propri diritti contro il nuovo bando di gara per l’affidamento dei servizi museali del comune che presenta una riduzione oraria di circa 200 ore settimanali, mettendo a serio rischio la tenuta occupazionale e contrattuale di chi dal 2007 manda avanti i servizi culturali  e turistici in una condizione di totale precarietà. In quella sede i lavoratori sono stati ricevuti dal sindaco di Volterra, Giacomo Santi, che alla presenza di Cgil, Filcams Cgil e Fisascat Cisl di Pisa, aveva promesso di dare notizia alle O.O.S.S. entro il 28 luglio. Come fa notare la Cgil, la situazione è ancora più paradossale considerando che il Comune di Volterra nel 2019 si è impegnato in un protocollo d’intesa sugli appalti per la salvaguardia occupazionale e il miglioramento delle condizioni di lavoro. Protocollo ampiamente disatteso dal testo del bando di gara. L'assessore alla cultura, Dario Danti, ha espresso solidarietà alle istanze dei precari, scaricando la responsabilità del bando alla componente tecnica del Comune e dichiarando di essere disposto a dimettersi se i livelli occupazionali non saranno mantenuti. Nei giorni scorsi, il 31 luglio, i lavoratori, ancora senza risposte, hanno scritto anche al presidente della Toscana, Eugenio Giani, per metterlo al corrente di quanto accaduto".

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