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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Santa Maria a Monte

Santa Maria a Monte, trovata la statua di una Madonna in terracotta: potrebbe risalire al 1400

L'archeologo Guerrucci e lo storico dell'arte Onnis attribuiscono l'opera al periodo compreso fra la fine del sec.XV e gli inizi del successivo, proponendo che sia uscita dalla bottega del Civitali, uno dei più rilevanti artisti toscani del secolo

Un'interessante scoperta arriva dal Centro studi umanistici dell'Abbazia di San Savino, diretto dal saggista Luca Nannipieri, dove l'archeologo Renato Guerrucci ha individuato nelle stanze della canonica Collegiata una scultura in terracotta alta poco più di un metro, raffigurante una Madonna in trono con bambino. Guerrucci attribuisce l'opera al periodo compreso fra la fine del sec.XV e gli inizi del successivo, proponendo che sia uscita dalla bottega del Civitali, uno dei più rilevanti artisti toscani del secolo. Alcuni particolari della statua, come lo scarso spessore, farebbero pensare che si tratti di un'opera concepita per la devozione su un piccolo altare all'interno di una chiesa minore.

La rilevanza di questa Madonna è che sarebbe della stessa bottega del Civitali come l'altra Madonna che si trova in una lunetta presso una via pubblica di Santa Maria a Monte. Dal centro studi fanno sapere che se la paternità dell'opera venisse confermata e attribuita alla bottega Civitaliana, bisognerebbe riscrivere una parte consistente della pittura toscana della seconda metà del '400

È stato interpellato anche lo storico dell'arte Francesco Onnis per offrire un parere preventivo: "Si tratta di una scultura ben modellata nell’assetto proporzionale della composizione, sorretta dall’ampio e morbido panneggio che avvolge la Madonna con una sapiente resa degli incarnati. Ma è l'ovale del volto che denota similitudini con le sculture tardo quattrocentesche di Matteo Civitali."

"Questa Madonna ha urgente bisogno di un restauro - afferma il saggista Luca Nannipieri d'accordo con il parroco Don Marco Pupeschi - con pochissime migliaia di euro, per petizione pubblica o per sponsorizzazione, possiamo far tornare questa Madonna al luogo per cui essa è stata concepita: un luogo pubblico, di preghiera e di frequentazione cittadina. Lasciare non visibile una Madonna, attribuita al XV secolo, è come chiudere nell'oscurità un teatro o una pinacoteca. Non ne perde solo il credente, ma la comunità intera di cittadini". 

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