Piazza delle Vettovaglie: steward colpito in testa da una bottigliata
Il vigilante aveva negato l'ingresso ad un nord africano, poi denunciato. I residenti: "Nel weekend forme di microguerriglia urbana"
Voleva entrare in piazza delle Vettovaglie, ma quando lo steward gli ha negato l'accesso, lo ha colpito con una bottigliata in testa. L'episodio, per il quale è stato denunciato un tunisino, come riportano i quotidiani locali, è avvenuto intorno alla mezzanotte di venerdì sera. In piazza Sant’Omobono e piazza Vettovaglie, per evitare assembramenti, nei weekend si entra infatti solo dimostrando di aver prenotato in un locale. Un 'requisito' che lo straniero, già noto alle forze dell'ordine, non possedeva. Per il vigilante fortunatamente le conseguenze non sono state gravi.
A commentare l'episodio il gruppo Vendesi-Vettovaglie che parla di "microguerriglia nelle strade del centro storico". Secondo i residenti anche nell'ultimo weekend "si è svolto puntuale il solito avvilente copione: oltre alla presenza di molti utenti con cocktails e bevande alcoliche in mano, dopo le 22:00, già alle 01:00 la piazza rimbombava per i cori da stadio; in Via Notari e altri vicoli limitrofi, il mercato delle sostanze stupefacenti non si è fermato un istante. Ancora qualcuno ha il coraggio di sostenere che la 'questa malamovida' sia presidio di sicurezza. È semplicemente grottesco. All’una di notte, lo scenario, da qualche settimana, cambia: i locali molto lentamente chiudono, e i cori da stadio si trasferiscono direttamente sotto le finestre dei residenti. L’uso dei vicoli come pisciatoi si fa più intenso, dopo la consumazione alcolica. Poi, giovani e giovanissimi (non più di 22 anni) sfilano sotto i portici di Borgo e nelle vie adiacenti, sferrando calci ai portoni e alle serrande degli esercenti. É il nuovo divertimento dell’estate 2020: forme di micro-guerriglia urbana".
"Siamo a conoscenza - prosegue il gruppo - degli sforzi del Prefetto e del Questore per garantire un controllo più capillare del territorio e, specialmente, di questa parte di centro storico. Ma si tratta di iniziative non ancora sufficienti". Secondo i residenti il problema "non si affronta perché in parte non c’è la volontà politica (per bieche ragioni di conservazione del consenso elettorale); in parte perché è radicalmente carente la conoscenza della realtà con cui, invece, ci si dovrebbe confrontare: quella del centro storico della nostra città, nei giorni di movida. Lo testimonia l’ultima riunione, quella del 26 giugno 2020, della Terza Commissione Consiliare Permanente, in cui si sarebbe dovuto discutere delle recenti misure intraprese dal Comune per P.zza Vettovaglie. Dall’ascolto della riunione si trae un quadro raccapricciante, deprimente e surreale. I consiglieri non studiano il fenomeno e, in generale, non sanno di cosa parlano. Assessori e consiglieri non hanno ben chiaro neanche chi siano i residenti; chi siano i Comitati".
"Siccome i problemi delle notti pisane - concludono i residenti - non sono affatto chiari alla politica locale, chiediamo di essere ascoltati direttamente dalla Commissione Consiliare Permanente: che ci convochi, insieme al Coordinamento".