Ruspe al Bagno Hoasy di Tirrenia, stop ai lavori: "Procedure sbagliate"
E' intervenuto l'ufficio legale di Confcommercio contestando il metodo utilizzato dall'amministrazione comunale per avviare i lavori di rimozione delle asfaltature e delle strutture realizzate abusivamente nello stabilimento
Si fermano al Bagno Hoasy di Tirrenia le procedure di sbancamento avviate pochi giorni fa dall'amministrazione comunale di Pisa per rimuovere le asfaltature e le strutture realizzate dai proprietari dello stabilimento balneare, opere che avevano sollevato le proteste degli ambientalisti, scesi in campo in difesa delle dune. Immediate erano state le reazioni degli stessi gestori e di Confcommercio, che aveva spinto per il rispetto delle procedure nell'intervento. Ieri la notizia dello stop.
L'amministrazione comunale ha infatti accolto l'istanza di sospensione promossa dall'ufficio legale dell'associazione di categoria, vista l'assenza di un qualsiasi coinvolgimento formale e sostanziale dei gestori dello stabilimento balneare, nella improvvisa procedura di sbancamento così come attivata lo scorso lunedì. "Il nostro auspicio - affermano da Confcommercio - è che da ora in poi, tutto possa svolgersi nella massima regolarità, nel rispetto dei tempi di legge e nella scrupolosa correttezza formale da entrambe le parti, evitando ogni tentazione di travalicare il diritto alla difesa, principio cardine di ogni ordinamento giuridico degno di questo nome".
Secondo il direttore di ConfcommercioPisa Federico Pieragnoli, “in un momento particiolare come questo, dove le piccole imprese vivono strutturalmente una situazione di grandissima sofferenza, le amministrazioni locali tutte dovrebbe prestare massima attenzione ai provvedimenti che decidono di porre in essere verso questi imprenditori. Il messaggio che vorremmo che passasse, non è quello di una prova di forza e una contrapposizione tra imprenditori e istituzioni, ma al contrario quello del dialogo, dell'ascolto e della reciproca collaborazione”.
