Strade provinciali in emergenza: "Tardivo il grido d'allarme di Filippeschi"
Tra i sostenitori della Legge Del Rio e dello smantellamento delle Province c'era purtroppo anche il sindaco Filippeschi insieme a tanti sindaci che poco o nulla hanno fatto per contrastare la Legge.
Se le strade sono in dissesto come anche la manutenzione del territorio e dei plessi scolastici bisogna risalire alle responsabilità e invertire la rotta.
Prima ancora della Del Rio i finanziamenti alle Province sono stati sottoposti a feroci tagli, la riduzione in soli 4 anni è stata del 22% come scritto in un dossier dell'Upi, unione province Italiane.
Questi i conti
2013 | 2014 | VARIAZIONE | |
SPESA CORRENTE | 7.617.896.560 | 7.296.619.337 | -4,53 |
SPESA C CAPITALE | 2.732.765.428 | 1.673.858.195 | -38,7 |
TOTALE | 10.350.661.989 | 8.970.477.532 | -13,3 |
Ogni anno, dal 2008 ad oggi, ci sono stati tagli che hanno riguardato le risorse in materia di edilizia scolastica, formazione professionale, mobilità, trasporti e gestione del territorio inteso come urbanistica e viabilità.
I tagli hanno riguardato, in misura minore. la cultura, la promozione del turismo e dello sport e il personale, insomma tagli a tutto campo.
I tagli riguardano anche le funzioni che restano a capo delle Province e basta andare a leggere i dati per capire quanto sia tardivo il grido di allarme di Filippeschi.
Emblematico è l'anno 2016 che ha dimostrato come sia stato un fallimento il riordino delle funzioni e cosi' scopriamo che la ultima legge di stabilità ha creato una voragine di 3 miliardi di euro, nel senso che ad oggi manca proprio questa cifra per gestire le funzioni fondamentali a carico delle Province.
Senza questi soldi, gli enti di secondo livello hanno poche scelte, per esempio abdicare alla gestione e manutenzione del territorio ma non sapranno neppure come pagare il personale rimasto per non parlare poi di utenze, patrimonio e spese generali.
La soppressione della Legge Del Rio resta ad oggi la sola strada percorribile visto i danni che ha provocato e i danni che continuerà a provocare con strade sempre meno sicure, manutenzione inesistente e territorio abbandonato.